Oggi all’ISIA di Urbino Michele Ferri condurrà un workshop sul rapporto musica e segno, rivolto a futuri illustratori. Michele Ferri è diplomato in violino al Conservatorio di Pesaro, è illustratore di rara sensibilità, è pittore. I ragazzi che seguiranno questo percorso dovranno cogliere, contemporaneamente, il ritmo delle figure e quello delle note, e mettere in pagina il suono delle emozioni, dei sentimenti, delle cose. Il suono delle cose, The sound of things, è anche il titolo del bel libro di William Wondrinska, in catalogo per Corraini,
Era il 1955 quando Wondrinska ideò e realizzò questo libro. Il libro era un segmento del progetto di tesi che stava elaborando alla facoltà di Design dell’Università di Yale.
Erano anche gli anni della guerra in Corea che vedeva l’esercito americano impegnato su quel fronte. Il luogo di destinazione del servizio di leva per Wondrinska fu appunto Seul.
Il suono delle cose riapparve, come libro, alcuni anni dopo, in altro formato, rispetto a quello scelto dall’editore oggi.
Un libro in cui i suoni prendono corpo attraverso la scelta di caratteri che ne rappresentano la forza o la lievità, l’insistenza o l’effetto deflagrante, la potenza o l’urgenza.
Pochi colori, una regia perfetta nella messa in pagina, un gioco visivo colto e divertente del grafico e illustratore americano, riconosciuto come uno dei grandi designer della storia del ‘900.
Silvana Sola
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