lunedì 17 dicembre 2012

Caro vecchio Esopo



Se fossi Ministro della Pubblica Istruzione, dopo la Gelmini penso che nessuno griderebbe allo scandalo, sono laureata in Pedagogia e il concorso per diventare maestra l'ho superato a Bologna, renderei obbligatoria la lettura di Esopo.
Poi, forte dell'autorevolezza di ministro farei una telefonata ad un direttore di un giornale e gli chiederei di dedicare due pagine ad Esopo, presentando tutte le edizioni per bambini in commercio. Ne verrebbe fuori un'Italia, quella dei libri, molto piú evoluta di quella che passa nei media. Nella rassegna che qui si presenta, per la parte narrativa Giusi Quarenghi per Rizzoli é strepitosa per armonia, leggerezza, suono, un prodigio della lingua.
Un prepotente farà quel che ha deciso, tu faccia brutto o bel viso. 
Non aspettarti gratitudine dai prepotenti. se non ti fan danno, possiamo già essere contenti!
La pazienza, talvolta, giova piú della rivolta. 
Chi rifiuta un consiglio saggio, certo andrà incontro al peggio.
Chi vuole anche quel che non gli tocca, resterà con niente in bocca.
I trucchi dei prepotenti non ingannano gli intelligenti.
Quella di Rizzoli é la sola edizione che riporta la sintesi morale ed é per questo che oltre che per la lingua è la mia preferita.
Per le illustrazioni la proposta é davvero ricca, tanto che si potrebbe fare un corso di illustrazione dedicato all'interpretazione. La rilettura di Jean-Francois Martin, sempre per Rizzoli, passa attraverso Grandville e il Noir e la grafica Anni Trenta porta lindore e ordine in un mondo popolato di figuri poco raccomandabili, sia che calchino una bombetta, una coppola, o un Borsalino.
Grazia Gotti








4 commenti:

  1. Interessanti analisi e proposte! Vi seguo con curiosità costruttiva, interesse, piacere.
    Unico appunto, Grazia: il ministero della PUBBLICA istruzione non ha più la parola "pubblica" dai tempi della Sora Moratti. Una di quelle operazioni-taglio effettuate in estate quando gli insegnanti con i piedi ammollo non si accorgono di nulla e i signori ministri nel frattempo sbriciolano la scuola. E dunque, ahimè, potresti essere (e sarebbe interessante e straordinariamente apprezzabile che tu lo fossi)un/a ministro/a dell'istruzione e non più della "pubblica".

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  2. Caro/a anonimo/a, mi pare di ricordare che il sottosegretario Rossi Doria abbia ieri parlato da Repubblica di otto miliardi scomparsi...
    Mi piacerebbe saperne di più, puoi aiutarmi?
    Grazie

    Grazia

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  3. Scusa l'anonimato ma dipende semplicemente dal fatto che non sono tecnologica per niente e dunque solo attraverso "anonimo" sono riuscita a postare un commento. mi chiamo cristina berardi e sono di nuoro. bibliotecaria scolastica: esemplare in via di estinzione, grazie anche al ministero dell'istruzione. ho rimato! non ho letto la repubblica del 16 ora la recupero e poi può darsi che ti saprò aiutare. per intanto ti dico che detesto quel sottosegretario "fu maestro di strada" col cognome borbonico da te nominato, ormai bene accomodato nella poltrona del ministero dell'istruzione al quale, per l'appunto è ormai stata omessa la parola "pubblica" :-)). cristina

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  4. Ciao Cristina

    Io ho riletto l'intervista ieri. Si parla di 8 miliardi e 400 milioni spariti durante il precedente governo.
    Dove sono finiti? A bilanciare l'Ici?
    Con il governo Monti per effetto della spending review sono spariti altri 183 milioni.
    Qui a Bologna sono state raccolte firme per un referendum contro il finanziamento delle private.
    Le firme sono valide e tantissime, pertanto il sindaco deve indire il referendum.
    Aspetto tue notizie. Buon lavoro
    Grazia

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