Alla bella collana “Fiabe e storie” l’ editore Donzelli aggiunge una perla preziosissima, un bel volume che raccoglie due versioni de Lo Schiaccianoci, la celeberrima favola di Natale rivisitata dai più grandi illustratori, dai musicisti, dai danzatori. La prima, pubblicata nel 1816, porta la firma del grande E.T.A. Hoffmann ed era compresa in una raccolta che vedeva insieme Friedrich de la Motte-Fouqué (ricordate Ondina nella collana “Centopagine” di Calvino?), e Carl Wilhelm Contessa. Siamo nel cuore del fantastico tedesco, riecheggiano tanti “fratelli” quali Von Chamisso, Brentano, autori di fiabe colte e rifacitori di fiabe popolari. Hoffmann era un autore obbligatorio presso la cattedra bolognese di Storia della letteratura per l’Infanzia tenuta dal Prof. Antonio Faeti, e nella vita delle Giannine produsse un cortocircuito così potente da spingerle verso nuove avventure esistenziali, di studio e di lavoro.
A Hoffmann è titolato lo store di giochi e giocattoli, nato nel 1998, che ha sede a Bologna nella storica via Altabella, in un edificio lasciato libero dal designer Dino Gavina, disegnato dal grande architetto veneziano Carlo Scarpa. Alla linea tedesco-romantica hanno poi continuato ad ispirarsi quando, nel 2003, danno vita all’Accademia Drosselmeier, scuola per librai e giocattolai.
Alla cultura tedesca è molto legato l’americano Jack Zipes, curatore nel 2007 di un volume per l’editore Penguin che raccoglie Lo Schiaccianoci di Hoffmann e la rivisitazione del 1845 di Alexandre Dumas. A questo volume si ispira la bella edizione italiana arricchita di 62 disegni originali di Aurélia Fronty, illustratrice già apprezzata in altri volumi Donzelli.
Grazia Gotti
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