Historia de un segundo è l’ultimo libro dell’autore spagnolo Jordi Sierra i Fabra, in catalogo per SM e vincitore nel 2010 del premio El Barco de Vapor. La copertina e le illustrazioni hanno un sapore d’altri tempi e, in effetti, la sensazione di avere tra le mani una fiaba classica in piena regola è netta fin dai primi capitoli. La storia prende il via da un tenero colpo di fulmine che vede per protagonista Eliseo, un giovane orfano e analfabeta del XIX secolo. "Nel preciso istante in cui la vide, rimase ammaliato. Ma la cosa più bella, più singolare, fu che anche lei vide lui in quel preciso momento”. È sufficiente questo istante, della durata di un secondo, perché questo umile apprendista di un medico si innamori dell’unica figlia di una famiglia nobile, giunta al paese per trascorrere le vacanze estive e usufruire delle sue famose acque termali. Eppure la ragazza è inavvicinabile, sempre accompagnata da un’istitutrice e protetta dai genitori, ed è solo durante la messa domenicale che i due giovani trovano il modo di comunicare di nascosto. Come?
Non sarò io a svelare il segreto ma, come in Mujer mirando al mar, sarà un interessante gioco metanarrativo, una fiaba dentro la fiaba, a dimostrare la grande forza che l’amore è in grado di sprigionare. Questo tema è caro all’autore, centrale anche in Kafka e la bambola viaggiatrice in catalogo per Salani, così come la grande importanza della lettura e della condivisione, proposti al lettore senza mai fermarsi a un puro esercizio stilistico o scadere in una banale retorica. La scrittura di Sierra i Fabra è incisiva, suggestiva, capace di arrivare al nocciolo delle emozioni e di alimentarle pagina dopo pagina. Un libro caldamente sconsigliato ai non sognatori e a chi cerca vampiri.
Valentina Allodi
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