Obblighi lavorativi mi riportano a Bologna prima dell’apertura del Festival di Gavoi. Un’edizione, l’ottava, come al solito particolarmente ricca, un’edizione che si apre con la tromba di Paolo Fresu, impegnato, in occasione del suo cinquantesimo compleanno, in concerti che toccano cinquanta paesi della sua amata isola. Un festival speciale, non solo per la qualità delle proposte, ma per la meraviglia del luogo, per il livello di accoglienza, per la capacità degli organizzatori e della comunità locale di aver creato, per la Barbagia, ben altra ribalta, diversa da quella riservatagli in passato dalla cronaca. La parte ragazzi ora è affidata a Teresa Porcella, editor, da poco anche libraia per ragazzi in Firenze, con una libreria dal nome sardissimo, Cuccumeo. Vi invito a consultare il sito del festival e a trovare occasioni per un viaggio (tra gli altri suggerisco gli incontri con Bianca Pitzorno, Maria Giacobbe, Luisa Mattia, Guido Scarabottolo, Vittoria Facchini) e la visita alla mostra I colori del Classico già allestita in primavera al Museo Civico Archeologico di Bologna.
Silvana Sola
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