Il fumetto in Italia è una pratica poco diffusa rispetto ad altri paesi europei e comunque spesso legata all’editoria periodica. Gli italiani sono forti lettori di Diabolik o dei numerosi personaggi Bonelli edizioni, Tex, Dylan Dog, Zagor…. Solo per citarne alcuni.I bambini sono lontanissimi da questo mondo. E l’editoria specializzata per ragazzi italiana continua a non interessarsene.
La Francia e la vicina Svizzera sono invece culture che hanno dato largo spazio a questo linguaggio. In moltissime case editrici jeunesse troviamo spesso numerosi titoli di comics: Thierry Magnier, Gallimard (anche se per adolescenti), Milan e Sarbacane.
Dal 2002 la ginevrina La joie de lire ha iniziato la collana di bande dessinée in cui sceneggiature e stili grafici tra i più diversi introducono i più piccoli ai baloons.
Somnambule annovera penne e matite rinomate come la coppia Albertine-Zullo che racconta di geni fuoriusciti da barattoli di ravioli o d’incontri ravvicinati del terzo tipo.
Tom Tirabosco, altra presenza faro della casa editrice svizzera si è dedicato in Le dessert, con il suo segno pastoso e coloratissimo, a raccontare una sfida all’ultimo boccone tra Mathieu e l’orco Becamiel, entrambi golosissimi di dolci.
L’avventura è di scena con Lionel Richerand in Les nouveaux Pirates, mentre la paura è invece narrata da Blanquet che in Chocottes au sous-sol! narra di un gruppo di giocattoli e della loro vendetta per tutto ciò che hanno dovuto subite. Divertentissime sono le strisce di Pierre Wazem e del suo pinguino che che voleva imparare a volare. Tra le novità 2010 sono da ricordare Adrienne Barman che rivisita la storia di Daudet e la sua capra Blanquette, La chèvre de Monsieur Seguin, Matthieu Maudet di Herold & Pissenlit, un ragazzino solitario che divide il suo tempo con una mucca volante tutta rosa, e l’ultima avventura di Milton. L’illustratrice svizzera Haidé Ardalan ormai al suo 7° albo con protagonista il suo gatto bianco e nero, ha deciso di farlo parlare attraverso i baloon: in questa vicenda Milton scappa di casa perché vuole ritrovare la fonte d’acqua fresca dalla quale si abbeverava durante le vacanze appena passate.
David Tolin
domenica 10 aprile 2011
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