giovedì 3 settembre 2015

Io e gli altri, nel ricordo della strage di Via Carini


Ci sono giorni che si ricordano più di altri.
Il 3 settembre 1982 avevo l'ultima revisione della mia tesi, felice di essere arrivata alla fine di un percorso pedagogico che mi aveva aperto brecce in un visivo che avrei, in seguito, molto frequentato.
Il 3 settembre 1982 la sera ero fuori con gli amici quando da un bar arriva la notizia di una strage.
Il 2 agosto 1980 è vicino e il termine strage ha un significato particolarmente forte per le strade di Bologna.
Le informazioni diventano più precise: a Palermo è stato ucciso il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la giovane moglie, l'agente che li accompagnava.
Una nuova storia di morte in una guerra di mafia che fatica, ancora oggi, ad avere contorni chiari e netti.
Nel ricordo di chi ha dato la vita in nome dello Stato, il suggerimento di un libro per ragazzi che non racconta la strage, ma si interroga sulla libertà, sul diritto individuale e quello collettivo.
Il titolo è Io e gli altri, lo firma Anna Vivarelli, in catalogo per Piemme.
Da una premessa che ricorda che siamo sempre cittadini, “siamo animali politici, scriveva Aristotele molto tempo fa. Questo significa che il nostro comportamento, le nostre scelte, i nostri progetti, non sono slegati dalla società in cui nasciamo e cresciamo...”, alle riflessioni sulla democrazia e le sue regole, ai conflitti, alla banalità del male.
Il libro è una intelligente incursione nel mondo della filosofia, della storia, del diritto, dell'educazione civica, un libro nel quale la brava scrittrice piemontese invita i ragazzi a leggere, trovando il giusto linguaggio, a confrontarsi, a riconoscersi, a trovare occasioni di riflessione, a scoprire il pensiero di Kant o di Jefferson piuttosto che quello di Rousseau.
Un libro libero per giovani menti aperte, pronte a superare confini e a cercare nuovi orizzonti.

Silvana Sola

Nessun commento:

Posta un commento