Era il luglio 1961 quando Peter Benenson dichiarava che “è meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”.
L’avvocato inglese diede vita, in quell’anno, ad Amnesty International, l’organizzazione internazionale nata in difesa dei diritti umani che, nel 1977, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
Oggi sono oltre sette milioni le persone che, in tutto il mondo, cercano di tenere viva la fiamma della candela.
E’ da pochi giorni sullo scaffale il libro Sogni di Libertà, pubblicato in Italia da Gallucci in collaborazione con Amnesty International.
Il libro ci porta la voce di Nelson Mandela accanto a quella del poeta cubano Armando Valladares, di Anna Frank, dell’eroina afroamericana Harriet Tubman , di Aung San Suu Kyi e di molti altri. Parole di libertà, di speranza, di diritto.
Parole accompagnate dalle figure di illustratori provenienti dalle geografie più diverse:
dalla Spagna Javier Zabala, dalla Francia Barroux, dall’Australia l’aborigena Sally Morgan, dalla Palestina Raouf Karray. E poi il segno incisivo di Roger Mello, autore brasiliano premio Andersen 2014, l’ironia colta e sottile di Chris Riddell, la potenza espressiva dell’americano Mordicai Gerstein.
E poi altri nomi, tanti, uniti nell’obiettivo comune di non spegnere l’attenzione sulle troppe occasioni di libertà violate, di vite lese, di infanzie negate.
Silvana Sola
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