Eravamo delle principianti assolute nel maggio 1984, eppure per una tre giorni di libri in una scuola media della Bassa Padana, stampammo un manifesto 70x100, affisso sugli spazi pubblici del paese. Norman Rockwell era un passaggio obbligato per chi seguiva i corsi del Prof. Antonio Faeti. Guardavamo alla storia dell'Illustrazione, e, al tempo stesso, chiedevamo a Lorenzo Mattotti di ridisegnare Giannino Stoppani. Di questa memorabile tre giorni ho un ricordo vivissimo: dalle chiacchiere in auto con Faeti alla sua conferenza in un'aula magna piena di ragazzini in ascolto attentissimo e tributanti gratitudine con un applauso calorosissimo.
Fu un esperimento riuscitissimo a cui una preside straordinaria partecipò con entusiasmo.
Le giornate dedicate alla lettura presero il posto delle normali lezioni e furono proposti seminari a cui i ragazzi sceglievano di partecipare provenendo da classi diverse e mischiandosi fra loro.
A scuola c'era un clima festoso e ordinato, nell'atrio era stata allestita una grande libreria, i ragazzi andavano e venivano, e al pomeriggio venivano a fare acquisti anche i genitori.
Non avevamo invitato scrittori, eravamo noi, lettori adulti desiderosi di parlare di libri, e c'erano i libri. I seminari erano tematici, ad esempio il giallo, la fantascienza, i capolavori classici, i fumetti.
La lezione di ieri di Antonio Faeti, la sesta del corso Le educazioni sentimentali, è stata un'esperienza indimenticabile.
Nella giornata contro la violenza alle donne abbiamo ascoltato le parole di Indro Montanelli e quelle della senatrice Merlin, oltre a quelle di Nell Kimball.
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