Ieri pomeriggio i volontari di IBBY Italia, arrivati da diverse parti di Italia e dal Canada, hanno lasciato l’isola di Lampedusa dopo una settimana di attività dedicate ai bambini e ai ragazzi, attività di promozione alla lettura dentro alla scuola, nelle piazze, per le strade, nei luoghi che ospiteranno la futura Biblioteca Comunale per Ragazzi, progetto che vede soggetti diversi, pubblici e privati, impegnati per un obiettivo comune.
File per il prestito dei libri, gioia nello scoprire le storie, desiderio di condividerle.
Bambini e ragazzi, e poi genitori contenti di vedere i loro figli dimostrare tanto interesse per i libri, insegnanti pronti a scegliere quelli che potranno entrare nelle classi.
Il gruppo è ripartito, ma il passaggio del testimone è avvenuto: i volontari IBBY Italia presenti stabilmente sull’isola continueranno ad offrire l’attività di prestito due volte la settimana, affiancati dai ragazzi del liceo. Ragazzi formati in una settimana di lavoro costante di scambio con storyteller, narratori, educatori, esperti bibliotecari, una settimana di incontro e di trasferimento di competenze.
Anch’io ero a Lampedusa, in bicicletta sono andata all’isola dei conigli in una giornata tiepida e ospitale, a piedi ho camminato fino al liceo e ho incontrato adolescenti, ho letto per loro, ho condiviso pensieri, storie. Per raggiungere i bambini della scuola elementare, che si aspettavano racconti di cibo, mi è bastato uscire dalla biblioteca e attraversare la piazza.
Ho ritrovato alle medie i ragazzi incontrati l’anno prima e, assieme a loro, una insegnate davvero speciale, appassionata, generosa nell’educare, che li segue nel percorso di crescita e che crede, come tutti noi, che il libro sia un diritto, uno strumento necessario, un’opportunità di scoperta, un collante per creare comunità.
Sono entrata in classe sola, con gli amici volontari, e poi con i giovani del liceo. Ho condiviso serate di scambio con chi è sull’isola per portare avanti altri progetti, compagni di strada per un percorso che unisce e rafforza.
Ho scoperto nuovi luoghi, nuove storie, nuove persone.
Ho ripreso in mano libri su suggerimento degli altri volontari, letti sotto luci diverse.
Le avventure di Pinocchio accanto alle storie di Polleke, il cammino dei diritti assieme alle favole al telefono di Gianni Rodari, gli uomini in barca di Jerome e Ranocchio e lo straniero di Velthius, i riferimenti letterari di Non chiamatemi Ismaele accanto alla vita in bilico di Non sganciate la luna dal cielo e il racconto della notte in cui la guerra si fermò, fiction che mette in pagina un momento di storia vera, la tregua di Natale del dicembre 1914.
E poi molti altri che i bambini e i ragazzi di Lampedusa potranno trovare alla Biblioteca Ragazzi Temporanea , dopo aver fatto la tessera, o nella biblioteca della scuola.
Silvana Sola
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