Un babbo topo racconta sette storie ai sette topolini per addormentarli. Le storie sono stralunate, bizzarre, prive di qualsiasi intento didascalico. E sono disegnate dalla matita di Arnold Lobel, un grande autore e illustratore che ha lavorato negli anni Settanta del secolo scorso e che ha guadagnato la Caldecott Medal nel 1981. Era un autore del catalogo Emme e una sua storia arcimboldesca fu adattata da Nico Orengo, un autore che si metteva volentieri al servizio dei bambini. Ora Kalandraka ripropone la serie dei racconti sui topi che mi stimola ricordi, riflessioni, domande. Ricordate il topo di Etienne Delessert, altro libro cult degli anni Settanta? Se non lo conoscete e vi piacciono i topi o i topoi letterari non perdetevi il saggio einaudiano di Antonio Faeti
In trappola col topo, dedicato a Michey Mouse, ma contenete anche una bella carellata di topi di carta. Era il 1986 e il libro di Faeti fu presentato in una sala piena di giovani, con Umberto Eco e Beniamino Placido. Dopo la presentazione andammo tutti a cena. L'indomani mi svegliai con le mandibole doloranti per le troppe risate. Non sapevo che Uomini e topi di Steinbeck era nato come libro per ragazzi, lo dice Wikipedia ma non so se affidarmi- Approfondirò meglio.
Grazia Gotti
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