Da giorni sono immersa nel verde, nelle pagine verdi di tanti libri da tutto il mondo. Quando ho sfogliato A First Book of Nature, tradotto da Rizzoli con La natura e le stagioni, appena arrivato in libreria, ho provato un sentimento pieno di gioia e di lietezza, una forte adesione alle pagine. Perché? Sarà la campagna inglese, la mano di Mark Hearld, il grande formato, le pagine sostanziose, la scansione, gli argomenti. Alle mie spalle si è intonato un coro: "Che bello!". Il libro nasce in casa Walker Books e porta la firma di Nicola Davies, divulgatrice e autrice di bellissimi lavori che si avvalgono del contributo di valentissimi illustratori.
Qui, per osservare da vicino la natura, dalle piante, agli animali, la mano di Mark Hearld, lascia impronte di grande efficacia. Con la sgorbia, la carta e le forbici per il collage, l'autore dà vita ad immagini di sapore vintage e al tempo stesso nuove e fresche, incisive nel sottolineare la matericità, di una foglia o di un gabbiano, di un pesciolino o di un fiore di pesco. Le mani sono cooprotagoniste di questo bel libro. Ecco cosa mi attrae, la forte carica artigianale evocata da ogni pagina. La via della sgorbia e del collage accompagnata dal segno, dal colore, dalla tecnologia, dalla stampa, porta ad un libro davvero gradevole, un libro classico che durerà nel tempo.
Grazia Gotti
Mark Hearld non ha un sito ufficiale, in rete è però possibile vedere moltissimi esempi delle sue tavole, visitare pin boards a lui dedicate su Pinterest e leggere del suo lavoro in diversi blog. Bellissime anche le fotografie della sua casa-studio a York pubblicate nel 2008 su World of Interiors e il documentario in cui l'illustratore racconta delle sue ispirazioni e delle sue tecniche.
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