venerdì 5 ottobre 2012
Racconti Selvatici
C’è un termine che ha accompagnato la mia infanzia. Un termine in dialetto modenese, salvàdegh/salvàdgha (mi scuso per la trascrizione, sicuramente impropria), che sentivo pronunciare in tante occasioni.
Qualche volta anche riferito a me.
Il selvatico o la selvatica della mia infanzia mal si adattava alle regole, rifuggiva un certo tipo di ordine, di comportamento, spesso correva all’impazzata, frequentemente le sue risposte stupivano gli ascoltatori.
Ho appena letto L’età d’oro di Spider, in catalogo per Orecchio Acerbo e sono rimasta affascinata dai sui racconti selvatici.
Selvatici davvero: parole e figure capaci di stupire, di lasciare attoniti, di scatenare il riso, di far correre l’occhio tra le pagine alla ricerca di sussulti visivi.
Spider gioca con il surreale, ma anche con la classicità di un fiabesco conosciuto, lavora la lingua con le immagini, costruisce un impasto perfetto.
Le illustrazioni di Spider (Daniele Melani per l’anagrafe) sono testo e le parole evocano figure.
Un libro illustrato che esalta “l’età d’oro” della lettura e dell’ascolto, che chiama in causa la più alta tradizione orale e il nonsense, l’incongruo e la meraviglia, l’espressionismo tedesco, il grafitismo e una colta ricerca di immagini vintage.
"C’era un insetto che voleva fare il pittore. Si impegnava tantissimo, ma purtroppo non aveva nessun talento e i suoi quadri erano tremendi."
Silvana Sola
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