La quarta di copertina di
La Rosa Rossa. Il sogno di Rosa Luxemburg, indica la lettura dai nove anni. Suggerirei di aspettare un po’ per leggere il bel libro scritto da
Vanna Cercenà, nato per la collana “
Sirene”, ora in catalogo solo in
Einaudi Ragazzi, dedicato a Rozalia Luksenburg, conosciuta al mondo come Rosa Luxemburg. Nata nella Polonia russa, Rosa lasciò il suo paese per sfuggire all’arresto, studiò in Svizzera, passando dalle scienze naturali a quelle politiche, scienze, quest’ultime, che l’avrebbero accompagnata per tutta vita. Vanna Cercenà la racconta nel suo percorso di vita, bambina, poi diciottenne, infine donna, appassionata sostenitrice delle lotte dei più deboli. Ne descrive la profondità di pensiero, l’intelligenza, la forte volontà. Figura di spicco del gruppo spartachista, sarà costretta a rinunciare ad una vita normale, a vivere sotto falso nome fino al giorno in cui fu di nuovo arresta, e uccisa, assieme a Karl Liebknecht, nel trasporto verso il carcere, il 15 gennaio del 1929.Ricca e articolata la prosa della scrittrice toscana, bello il pensiero che stava alla base del progetto della collana. Una collana che mette in primo piano il femminile: dalle antropologhe alle regine, dalle nobili rivoluzionarie alle donne dell’arte, della musica, della danza.... Perfette le illustrazioni di Manuela Orciari.
«La narrativa è una grande risorsa educativa», sottolinea Vanna Cercenà, «perché permette al ragazzo di confrontarsi con altro da sé e di arricchire le proprie idee. Il libro, a differenza della televisione, è uno strumento interattivo, che può essere ascoltato e compreso con profondità e attenzione, ripensato e riletto: è una sorta di "amico". E poi la lettura amplia il proprio vocabolario e la propria capacità espressiva. E questo è quanto mai importante oggi, dove il linguaggio sembra impoverirsi progressivamente, con grave danno per il pensiero e per la comunicazione. Oltre a ciò», prosegue ancora la scrittrice, «attraverso una trama narrativa è possibile formare i ragazzi a valori profondi quali la pace, la solidarietà e l'amicizia. Diversamente dal passato non si può però pensare ad intenti esplicitamente didascalici, come accadeva nell'Ottocento. I valori devono essere, per così dire, "respirati" nella storia, attraverso un racconto avvincente che faccia appassionare e identificare il giovane lettore” da “L’Avvenire, 11 aprile 2004, in occasione della 41
a edizione della Fiera del Libro per Ragazzi.
Giovedì
16 giugno si terrà presso l'Aula Magna del
chiostro di S. Cristina (ingresso da Via del Piombo 5, Bologna) una serata con lo spettacolo teatrale
Il Sogno di Rosa patrocinato dalla Rosa Luxemburg Foundation di Berlino e dal Centro delle Donne di Bologna. La serata inizierà alle ore 20.30 con l'incontro con la scrittrice Vanna Cercenà e proseguirà con lo spettacolo teatrale alle ore 21.30.
Silvana Sola
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