Fino a ieri era l’antefatto di una storia molto nota al pubblico italiano. Tutti i lettori di Storia delle storie del mondo di Laura Orvieto conoscono Leo e Lia. Oggi, finalmente, abbiamo la genesi e possiamo ascoltare quella voce di mamma, una voce dolce ma ferma nei suoi principi, che narra le cose della vita ai suoi bambini e che ha già in mente di raccontare poi le gesta omeriche. E’ una mamma con in testa un percorso, una gradualità, prima questo poi quello. E’ una mamma che ha trovato “le parole per dirlo”, con serietà, impegno e piacere, ma anche con intransigenza quando difende i suoi punti di vista. E’ una mamma che dichiara di non aver mai alzato le mani, che sa parlare della Morte, è una mamma colta che vuole trasmettere la Cultura.
E’ una mamma equilibrata e saggia. Equilibrio e saggezza che ho sempre apprezzato in Neera, autrice di tanti romanzi, tenuta in conto da Benedetto Croce, autrice di riflessioni quali Le idee di una donna (1904) e Il libro di mio figlio (1909). Sono gli anni di Laura, amica di Amalia Rosselli, la mamma di Nello e Aldo. Sono molto felice per la riapparizione di Leo e Lia ed in particolar modo per le illustrazioni di Vanna Vinci. Con la sua cordialità, simpatia, ironia, intelligenza, la grande disegnatrice ha accettato di far rinascere una Laura Orvieto ingiustamente dimenticata.
Le tavole di Vanna sono in mostra alla libreria Giannino Stoppani a partire dal 16 marzo, giorno del ventesimo compleanno della Libreria di Palazzo Re Enzo. Il libro, edito da Giunti, sarà in libreria lo stesso giorno.
Grazia Gotti
Mi è bastato leggere il titolo "Leo e Lia" per pensare subito a "Storie della storia del mondo", un libro che ho amato tantissimo, ancora presente nella mia libreria e che leggo sempre molto volentieri.
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