martedì 22 febbraio 2011

(Ri)Scoprire

La soffitta è per antonomasia il luogo proibito che fa paura e che nasconde qualche segreto, ma senza dubbio anche quello che risveglia la curiosità e l’interesse. Una sera Alex sente strani rumori provenire proprio sopra la sua testa e decide di andare a vedere che cosa succede. A un tratto, la luce della luna s’infiltrò attraverso la finestrella del soffitto: e allora la vide. Sul pavimento c’era un’elegante scacchiera di legno. Con sopra allineate strane statuette. Non aveva mai visto niente del genere. Dunque la sua soffitta non racchiude mostri, streghe o altre strane creature, ma soltanto una tavola da gioco caduta in disuso, abbandonata e impolverata. Tuttavia per Alex è un grande ritrovamento e capirà il suo valore soltanto quando ogni pezzo comincerà a rivelare la propria personalità: avrà la possibilità di essere trasportato in un mondo tutto da scoprire, ma soprattutto da salvare. Questa è la storia de Il segreto della soffitta, l’ultima novità Salani scritta a quattro mani da due autori sivigliani, Nerea Riesco e Juan Antonio Vázquez, illustrata da Raúl Mendoza e tradotta per noi da Michela Finassi Parolo. È un’avventura creata per insegnare ai ragazzi a giocare a scacchi, perciò nel libro la voce narrante si alterna a quella che spiega le regole del gioco; il risultato è un volume interattivo che unisce l’utile al dilettevole. Mentre leggevo ho sentito l’eco de La storia infinita di Michael Ende, forse per il ricordo della soffitta in cui Bastiano si rifugia a leggere, ma soprattutto per il regno di Fantàsia che rischia di sgretolarsi a causa della forza del Nulla. Non sarà la stessa sorte che toccherà agli scacchi, risucchiati magari dall’Oblio della tecnologia?
Valentina Allodi

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