Laura Manaresi ricerca, studia, legge e scrive, Giovanni Manna pensa alle figure. La coppia che da tempo ci regala piccoli gioielli di divulgazione si è dedicata alla figura di Garibaldi per l’editore Rizzoli.
“La stanza è in penombra. Scorgo un ritratto appeso alla parete. Gli occhi azzurri mi fissano dal dipinto. E’ Giuseppe Garibaldi. Un cappellino rotondo, la barba bionda e folta sul volto aperto, la camicia rossa. Pare inquieto, quasi infastidito di dover restare bloccato dentro la tela, lui abituato a navigare sugli oceani di tutto il mondo, correre a cavallo, combattere fino all’ultimo respiro per i suoi ideali.” Lo stile narrativo di Laura è gradevole, la lingua pulita, la narrazione procede armoniosa come letta da una voce di narratrice esperta e sicura. Le immagini di Giovanni sono straordinarie. Suscitano un’attenzione e un’adesione subito sentimentale. La tenerezza e la dolcezza dell’acquerello messe al confronto con la pittura di carattere storico, si pensa alla pittura di Massimo d’Azeglio, le tavole che invece accompagnano l’Avventura, le nebbie degli sbarchi, l’iconografia popolare dell’”eroe”, compongono un registro ricco di riferimenti capaci di raggiungere atmosfere dense di emozione.
Un gran bel libro, un libro meditato, un grande omaggio alla storia d’Italia.
Grazia Gotti
venerdì 25 febbraio 2011
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Condivido! Anch'io l'ho trovato molto bello, Grazie "Giannine" per la vostra bella recensione.
RispondiEliminaPer chi non l'avesse ancora letto, consiglio anche "Galgano e la spada nella roccia", una storia che non tutti conoscono, raccontata e illustrata con ispirazione e grazia. Dopo averlo letto viene voglia di andare nei luoghi descritti nel libro!