So che è molto più utile parlare delle cose buone e che i disappunti è meglio tenerli per sè, non arrecando così danni al già fragile mondo dei libri per ragazzi.
Ho ricevuto via posta Giardino comanda color, edito da Carthusia, accompagnato da una lettera firmata di un Assessore della Provincia di Grosseto. Non ho risposto alla gentile lettera e lo faccio oggi con una lettera aperta. Il libro, cartonato con la spirale, come se fosse un libro per piccoli, intende raccontare quattro giardini toscani. Giardini d’artista, o meglio, giardini nei quali gli artisti sono intervenuti. La Toscana, immenso giardino naturale e terra di Arte, gode di una fama e di una popolarità che forse non ha eguali nel mondo. Molti artisti ne hanno fatto la loro dimora e sono intervenuti direttamente sul paesaggio. Raccontare tutto ciò ai bambini è una bella sfida. Il libro di Carthusia, voluto dagli amministratori locali, non ha vinto questa sfida, nonostante le tante figure che hanno preso parte al progetto. Sono stati sacrificati gli elementi primi da comunicare: il paesaggio e le opere, optando per una illustrazione adatta ai cartoni animati. Come sarebbe stato importante raccontare ai ragazzi la figura di un’artista come Niki de Saint Phalle! La sua vita, il suo metodo di lavoro, i suoi riferimenti culturali ed estetici. Il grande difetto del libro consiste nel rinunciare a “dire” e a “mostrare”, a suscitare stupore e meraviglia, a trasmettere il senso del Bello. Peccato!
Grazia Gotti
martedì 7 settembre 2010
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