lunedì 9 maggio 2016

Quando finirà il viaggio?


Si è concluso martedì scorso, a Matera, il secondo corso voluto dal Cepell .
Corso di educazione alla lettura che ha visto il titolo Nei panni degli altri declinarsi in nuove piste pedagogiche e di approfondimento: il fiabesco, la straordinarietà dell'universo narrativo firmato da Roald Dahl, la diversità, le differenze, i movimenti migratori, le forme di inclusione.
Ci siamo salutati immaginando prossime occasioni di scambio: qualcuno ha suggerito un appuntamento all'inizio di settembre, tempo di programmazione che ben si sposerebbe con suggerimenti bibliografici che attestano l'importanza del libro nella programmazione didattica-educativa.
Per l'ultimo incontro ho scelto di partire da una serie di immagini tratte da libri che raccontano viaggi, destinazioni lontane e sofferte.

E l'avvio è stato affidato al segno di Isabelle Arsnenault che nel suo Migrant rappresenta uno stormo di oche del Canada impegnate nel lungo volo di spostamento da una geografia all'altra, metafora dei tanti viaggiatori obbligati.
Oggi ho tra le mani un nuovo albo illustrato che racconta una storia simile a quella ideata della raffinata autrice canadese.
Un libro davvero bello, Il viaggio, opera prima di Francesca Sanna, in catalogo per Emme edizioni.
Un libro che intreccia esperienze diverse, che unisce, con un filo rosso, i tanti viaggi-fuga da guerre infinite e il desiderio di ricominciamento, li distribuisce nelle pagine, creando una narrazione esemplare.
Un libro che si congeda dai sui lettori con le immagini di uccelli in volo, pronti al lungo viaggio verso luoghi che immaginiamo come possibili approdi sicuri: “Chissà se noi, come questi uccelli, un giorno riusciremo a trovare una nuova casa...”

Silvana Sola

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