Al centenario della nascita di Roald Dahl ho cominciato a pensare molti mesi fa quando, preparando una lezione per l'Accademia dedicata agli autori inglesi, ho fatto un elenco di quelli di cui intendevo parlare e ponendo le date di nascita accanto ai nomi, l'occhio mi è caduto su quella di Roald Dahl, il 1916. Da lì si è acceso il desiderio di ripensare a questo autore molto amato dai bambini ma non accettato facilmente dagli adulti. Alla notizia che Steven Spielberg avrebbe girato il GGG, ho pensato che prima del film sarebbe stato utile porre l'accento sulla produzione letteraria di Dahl. Ho anche pensato che dai suoi romanzi avrebbe potuto ripartire una educazione alla lettura nelle scuole. In un bel saggio di Antonio Faeti, Un tenebroso affare, accolto nella grande opera dedicata al romanzo curata da Franco Moretti per Einaudi, Faeti afferma che la Scuola non ama il romanzo e ne spiega le ragioni, spingendosi a dire che (siamo nel 2000) teme che un autore come Dahl non trovi accoglienza nelle classi. Le cose cambiano: domani cento insegnanti di scuola primaria di Arezzo aprono ufficialmente le celebrazioni del centenario, partecipando ad un corso di aggiornamento promosso dalla libreria La casa sull'albero. Dopodomani sarà la volta degli insegnanti delle scuole superiori di primo grado, poi ci sposteremo a Montevarchi. Il grande gigante generoso, ritratto da Alessandro Sanna, accompagnerà il nostro lavoro di formazione. Stay tuned!
Grazia Gotti
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