venerdì 22 maggio 2015

Beniamino


Non avevo mai letto la serie di Vincent Cuvellier pubblicata da Biancoenero e sono davvero sorpresa. Qui in Accademia David Tolin è stato un fan di Cuvellier dalla prima ora. Con il personaggio di Beniamino, lo scrittore francese, che presto sarà a Bologna, dà voce ad una infanzia molto credibile e a un mondo intorno altrettanto vicino alla vita. Un realismo venato di uno sguardo tenero, ironico, a volte melanconico.


Mi piace molto Beniamino, come mi piacciono le persone che lo circondano, a cominciare dall'autista dello scuolabus raccontata ne La settima onda. C'è una umana pietà nello sguardo di Vincent che rende più teneri. C'è apertura alle cose del mondo, attenzione, ricerca, curiosità nei confronti degli umani. E c'è uno stile asciutto, rigoroso, con dialoghi essenziali che vanno però in profondità. Apparentemente non succedono grandi cose, ma basta addormentarsi sul bus e bigiare la scuola per un giorno per scoprire la vita che scorre fuori dall'aula. 


O vivere un'esperienza insolita come il matrimonio dei propri genitori, celebrato da un prete di colore è da una sindachessa, due cose che alla nonna anziana e burbera sembrano incredibili.
Una bella scoperta da far conoscere. Aspettiamo Vincent per ascoltarlo a viva voce.

Grazia Gotti


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