venerdì 27 febbraio 2015

Libri cinesi



Qualche anno fa, il critico americano Leonard Markus, invitato a prender parte alla giuria del Bologna ragazzi Award, si chiese come mai non si vedessero libri cinesi fra i tanti provenienti da tutto il mondo. Leonard è un curioso, sempre attento alle cose nuove, così come ama ricostruire quelle del passato, infatti è definito historian e critic. Anche noi abbiamo nel tempo scrutato l'orizzonte e ora cominciamo ad avere qualche riferimento: case editrici, autori, illustratori.
Mi pare di poter affermare che è in corso un importante scambio culturale. Sarebbe interessante sapere quanto i nostri libri per bambini siano penetrati nel vasto mercato cinese e, per contro, capire se è un movimento unidirezionale o se anche noi, in Italia, ma più in generale in Occidente, siamo curiosi e aperti alla cultura cinese.
Ho qui tanti cataloghi e libri e vorrei davvero saper leggere il cinese.
Le storie sono davvero singolari. In un picture book raffinato si racconta la storia dell'amicizia fra l'acqua, l'inchiostro di china e il pennello. Non vi ricorda una storia di Robert Luis Stevenson?
Questa storia porta il bambino a scoprire una delle eredità culturali più importanti.
Durante la Rivoluzione che appassionò tanti giovani occidentali, la mano di tanti maestri veniva mozzata. Lo raccontano mirabili romanzi.
Oggi cerco di capire un Cappuccetto Rosso, o meglio una sua variante. E' molto interessante questo scambio, sicuramente da approfondire. Speriamo di poterlo fare il fiera.
Grazia Gotti




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