Mi ricordo viaggi in montagna e soggiorni ad un rifugio dedicato al Duca degli Abruzzi. Prima di avere giuste informazioni su storia e geografia il Duca me lo immaginavo come un personaggio da fiaba, una figura delle alte vette, ma meno algido della Regina delle Nevi.
Poi ho imparato che aveva un nome, che era stato esploratore e alpinista.
E ho scoperto anche che il Karakorum era un gruppo montuoso, l'ho ritrovato sulla cartina geografica.
Il Karakorum è il luogo straordinario che muove il racconto di Enrico Brizzi per il bel libro Milo e il segreto del Karakorum, in catalogo per Laterza.
Un' avventura tra scoperte e misteri che ha come protagonista un ragazzino, Emilio, "IV B del Regio Ginnasio Garibaldi", grande appassionato dei romanzi di Verne e Salgari.
Un diario di viaggio che porta il ragazzino fuori dalle pagine dell'amata letteratura e lo mette di fronte alla vita. Una vita di salite, di campi, di incontri amicali, di svelamenti e di giusti segreti.
E forse anche di possibili amori e di future condivisioni.
Accompagnano il testo le figure di Luca Caimmi, illustrazioni capaci di portare il lettore nei luoghi descritti, di fargli rivivere le atmosfere, di aggiungere altri punti di vista.
C'è l'inizio del '900 urbano e quello delle grandi esplorazione nel segno preciso dell'illustratore fanese, c'è un uso "caldo" dei colori capaci di trasferire emozioni e non solo descrivere fatti.
Gli originali del suo lavoro per il libro sono visibili alla libreria per ragazzi Giannino Stoppani fino a metà marzo, e domenica 22 febbraio l'illustratore. assieme a Enrico Brizzi, svelerà al pubblico i segreti sulla nascita del libro, ma non quelli del Karakorum.
Silvana Sola
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