The Butterfly House di Sarah L. Smith, pubblicato da Tate Publishing, è un tenerissimo racconto
ambientato nella casa della nonna di Lizzy e Jack, una casa verde, dove abitano piante e farfalle e dove possono accadere magie. Un pomeriggio di giochi, di merenda, di oggetti che catturano l'attenzione del lettore, un mondo di dettagli da osservare, testimonianze di una vita, quella della nonna, che potrebbe essere stata un'esploratrice, una cacciatrice di farfalle, un'aviatrice, e che ora, cura le sue piante e le sue farfalle, gioca con i nipoti e il loro gatto, contenta per la visita ricevuta, e felice per il suono del campanello dell'appartamento 53. Nonni e nipoti, storie, memorie, metamorfosi, bruchi e farfalle...
Il secondo è pubblicato da Nilpferd ed è scritto e illustrato da Nanna Prieler, giovanissima illustratrice che vive a Vienna. Non posso raccontarvi la storia ma anticiparvi che si tratta di una piccola volpe che si chiede cosa potrebbe fare da grande... Un tema classico.
Mio figlio Bernardo, da piccolo, disse che avrebbe fatto il benzinaio; al mio commento che si trattava di un lavoro non molto salubre, lì sulla strada a respirare schifezze e sotto le polveri sottili mi rispose che lui non sarebbe stato alla pompa, perché ci sarebbe stato uno più adatto, lui sarebbe passato a ritirare i soldi. Chi sono gli adatti? Fammi un esempio. Lo fece senza incertezze, e qui si aprono domande molto ampie, bisognose di ben altri luoghi ed occasioni, non certo "adatte" ad un umile blog dove si scrive di giovani debutti nel mondo dei libri illustrati.
Grazia Gotti
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