giovedì 29 maggio 2014

La ricerca tecnologica tra passato e futuro

Il dizionario Treccani descrive così il termine tecnologia:
vasto settore di ricerca (la ricerca tecnologica), composto da diverse discipline (per cui, spesso, si usa il plurale tecnologie), che ha come oggetto l’applicazione e l’uso degli strumenti tecnici in senso lato, ossia di tutto ciò (ivi comprese le conoscenze matematiche, informatiche, scientifiche) che può essere applicato alla soluzione di problemi pratici, all’ottimizzazione delle procedure, alla presa di decisioni, alla scelta di strategie finalizzate a determinati obiettivi. Spesso il termine è adoperato impropriamente come sinon. di tecnica (per cui si parla di t. delle costruzioni, t. dei metalli, t. elettronica, ecc.), mentre esso si riferisce piuttosto all’utilizzazione ottimale, anche e soprattutto da un punto di vista economico, dell’insieme di tecniche e procedimenti diversi impiegati in un dato settore, e delle conoscenze tecnico-scientifiche più avanzate”.


La casa editrice triestina Editoriale Scienza che, per vocazione editoriale, indaga l’affascinante mondo delle scienze ha da poco pubblicato un libro francese già in catalogo per Bayard,
Breve storia della tecnologia.
Partendo da “strumenti” di uso quotidiano il libro attiva un viaggio nel tempo che racconta l’evoluzione tecnologica e ne mette in evidenza specifiche caratteristiche. Seziona gli oggetti, li apre e li offre, attraverso le illustrazioni di El don Guillermo, all’attenzione dei giovani lettori.
Dal telefono che chiama in causa Bell e Marconi agli smartphone di ultima generazione, da Hubble, il telescopio spaziale lanciato nel 1990 che si muove negli strati esterni dell’atmosfera terrestre, all’antico cannocchiale astronomico di Galileo Galilei e poi gli orologi, tra pendoli e digitale o il passaggio dal tubo catodico del televisore agli schermi al plasma.
Un percorso dentro e fuori “le cose” che fanno parte della vita quotidiana di molte genti del pianeta, un libro che riporta al capolavoro di David Mcaulay e al suo Come funzionano le cose.

Silvana Sola

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