Fino al 26 Aprile adulti e bambini avranno la possibilità di visitare, allla Biblioteca Edmondo De Amicis di Anzola dell’Emilia, la mostra “Il sapore delle immagini” dedicata al lavoro dell’illustratrice Larissa Bertonasco (La nonna, la cucina, la vita, La Joie de lire, Ginevra, 2010; La cucina verde, Jacoby & Stuart, Berlino, 2010; La cucina dolce, Jacoby & Stuart, Berlino, 2012).
In questa stessa sala e attorno a questo lungo tavolo apparecchiato di libri, ho avuto modo di seguire alcune classi del territorio nei percorsi educativi collegati alla mostra.
Appena arrivati, i ragazzi sono stati accompagnati verso le illustrazioni originali di Larissa. Guardandole da vicino abbiamo potuto osservarne i dettagli, accorgerci di particolari che sfuggirebbero nell’edizione a stampa e che ci possono rivelare informazioni preziose sulle tecniche adottate dall’illustratrice e sulla sua poetica visiva. Invito i bambini a comportarsi come piccoli esploratori, ad osservare bene le tavole esposte e raccontarmi cosa notano. Poi confrontiamo le nostre scoperte: “Usa il collage!” “Si, ma con cosa?” “Con le carte colorate” “E’ carta da parati!” dice un altro, “No per me è carta da regalo” e qualcuno aggiunge: “Poi usa le lettere ritagliate dai giornali per scrivere delle cose”, “Ohh e lì usa proprio la confezione del cibo, la attacca sul foglio”.
Parliamo dello stile del disegno, della scelta dei colori (una bambina osserva intelligentemente: “In questa mostra è sempre primavera e estate!”), notiamo la morbidezza delle figure umane, i colori scelti per rappresentare i cibi. Quando si sono rapportati a tutti questi “segreti tecnici” arriva il momento in cui i ragazzi stessi si mettono all’opera e, con carta e fantasia, giornali e colori, disegnano, assemblano e decorano un piatto a loro scelta.
Parliamo dello stile del disegno, della scelta dei colori (una bambina osserva intelligentemente: “In questa mostra è sempre primavera e estate!”), notiamo la morbidezza delle figure umane, i colori scelti per rappresentare i cibi. Quando si sono rapportati a tutti questi “segreti tecnici” arriva il momento in cui i ragazzi stessi si mettono all’opera e, con carta e fantasia, giornali e colori, disegnano, assemblano e decorano un piatto a loro scelta.
Germana Miele
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