Continuano i workshop dell'Accademia Drosselmeier dedicati alla traduzione: Federica Angelini, la traduttrice di Marie-Aude Murail è stata la nostra graditissima ospite di questo weekend. Ho una personale idea del traduttore che si dedica alla Letteratura per l'infanzia, lo immagino curioso, aperto ad esperienze culturali, lettore onnivoro della letteratura della lingua prescelta. Studiando la figura di Laura Draghi, grande traduttrice, scopro che è stata anche scrittrice, critica, militante, attiva nell'entourage della rivista Schedario. E anche in Federica ho visto la scintilla della partecipazione al movimento culturale. Scrive di libri e di eventi culturali per un apprezzato settimanale che si stampa a Ravenna, lavora con i gruppi della sua città per il percorso che ha portato alla candidatura di Ravenna a capitale della Cultura nel 2019. Sino ad ora solo una città italiana, la nostra Bologna, è stata nominata, ed io sarei davvero felice se ancora il nostro territorio venisse premiato per l'impegno a promuovere idee e lavoro in questo settore. In questi giorni di ArteFiera la città è bellissima, tante iniziative, tanta gente, e anche il nostro workshop che fa incontrare persone che vengono da fuori città, fa parte del movimento culturale più generale.
Poi si parla di libri, ovviamente, fra un panino e un caffè: India Desjardins è un'autrice canadese tradotta da Federica per le fiorentine Edizioni Clichy. Nessuno di noi, in libreria, aveva letto Il diario di Aurélie, ma ora che la sua traduttrice ce lo ha presentato, il libro è scivolato nelle borse di alcune di noi. Io sono a metà e concordo con Federica, è un buon libro, in Canada un bel successo, che continua di volume in volume e che ha avuto anche un adattamento per il cinema. Ecco i traduttori ti traghettano là dove non eri ancora andata, in questo caso, in Canada.
Grazia Gotti
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