Un tempo si disse che quando Giannettino di Collodi entrò nella scuola i bambini risero.
La tradizione del comico, ritenuta pedagogicamente irrinunciabile dal grande pedagogista e scrittore Jean Paul Richter, molto amato anche dal nostro Dossi, va rinnovata, curata, proposta con grande convinzione. L'autore e disegnatore americano Mo Willems è maestro di ironia e di comicità, una comicità raffinata, aiutata dal segno fumettistico, dall'onomatopea, dalla magia inventiva che tutto può, come trasformare un orecchio di Reginald in ombrello per Tina.
Nell'invenzione di Mo Willems soffia quella aria leggera, impalpabile, felice, di puro divertimento.
Non vi è traccia di intento didascalico, ma una pura e libera tensione al gioco, alla situazione paradossale che sempre volge al bene, al conseguimento del puro piacere.
Il gioco comincia, si trasforma, diventa altro, e ancora ricomincia. Ciò che resta alla base della coppia dei protagonisti è l'amicizia, una particolare amicizia che si fonda sulla piacevolezza dello dello stare insieme e sulla condivisione del gioco. Grande lezione per i piccoli e per i grandi.
Qui avevamo a suo tempo salutato l'arrivo in Italia di Reginald e Tina.
Grazia Gotti
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