Ieri a Mantova Janna Carioli e Sonia Maria Luce Possentini hanno presentato L’alfabeto dei sentimenti, un albo illustrato appena uscito per i tipi di Fatatrac. Un libro prezioso, elegante, importante.
In una società che corre veloce, che fatica a riconoscere la manifestazioni dei moti dell’anima, che spesso li reprime, che considera sinonimi i termini emozione e sentimento, non è facile dichiarare le voci del cuore e del cervello. Janna e Sonia lo fanno con grande garbo. Mettono in fila ventuno lettere che indagano l’amore e la rabbia, la curiosità e il dolore, la solitudine e la libertà. Ci sono rime calibrate, parole giuste scelte tra le tante possibili, sonorità e ritmo che aiutano la lettura. Ci sono immagini costruite con sapienza, ci sono gli sguardi di un’infanzia diversa in ogni pagina, c’è la materia in un’illustrazione densa di atmosfere, pittorica e visionaria, c’è un calibrato uso del colore, ci sono i bianchi del foglio che aiutano l’occhio a ritrovare, senza fretta, le volute architetture determinate dal rapporto testo e figura. Un libro da sfogliare, guardare, leggere, raccontare, conservare, un libro da riprendere in mano in età diverse della propria vita. L’ultima parola dell’alfabeto dei sentimenti è Zitto: “Un sentimento zitto sta lì. Certo che esiste…”
Silvana Sola
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