Dopo l'Argentina (qui e qui) è la volta del Brasile. Una settimana a San Paolo per prendere parte al programma Conversas ao pé da pagina. Un altro tassello di mondo, di libri, di autori, di illustratori, di persone impegnate nella promozione della lettura, per comporre una cartina della letteratura per l'infanzia senza frontiere. Penso che dovremmo vincere quel po' di pigrizia che ci fa spesso ripetere gli stessi atti, come ad esempio volgere sempre lo sguardo nella direzione anglofona. Anche la lingua portoghese e la spagnola parlano ad una considerevole parte della popolazione mondiale, così come la lingua cinese e quella giapponese. Di quella russa, poi, continuiamo a non occuparci, mentre sarebbe molto interessante capire cosa leggono i giovani in molte parti del mondo. Qui, in Europa, mi pare di poter affermare che la realtà più aperta sia l'Internationales Literaturfestival Berlin che proprio in questi giorni ospita un gran numero di autori provenienti da tante parti del globo.
Intanto comincerò a leggere Monteiro Lobato, il cui Nasino era stato tradotto e pubblicato anche da noi. Lo citano come il Collodi brasiliano, la sua biografia è assai interessante e in patria è riconosciuto come il padre della letteratura per l'infanzia. Emilia è, fra i suoi personaggi, quella ancora molto viva nella memoria dei lettori. A questa bambina rimanda anche Revista Emilia, un bella occasione in rete per seguire le cose brasiliane, e non solo.
A Monteiro Lobato è dedicata una pagina di Fortaleza Report, in cui potete trovare anche una bella galleria.
Grazia Gotti
Nessun commento:
Posta un commento