Un percorso di scoperta interessante, particolarmente interessante per una non sportiva. O meglio una non sportiva dell’oggi. Nell’infanzia sono passata dalla danza velocissimamente all’atletica per poi approdare alla pallavolo nell’adolescenza. E ora solo camminate.
Camminate e letture, camminate e illustrazioni alle quali dedicare il tempo di uno sguardo attento.
Negli Stati Uniti gli albi illustrati e i romanzi che declinano il mondo degli sport sono tanti, in Italia pochi, quasi assenti i picture books. Tra i pochi il recente Rugbyland in catalogo per BeccoGiallo. Una storia del rugby italiano tra narrazione, biografie, interviste, documentazione, disegni e fumetti.
Firma i testi Andrea Ragona, storico, ambientalista, appassionato di rugby che si dichiara pessimo giocatore. Non è un libro per ragazzi, è un libro per tutti, un’occasione per entrare in uno sport che il torneo delle Sei Nazioni (che vede, dal 2000, l’Italia tra le squadre che si contendono il titolo) ha reso “più visibile” anche ai non addetti ai lavori.
Rugbyland è un percorso geografico, è un atlante che esalta le risorse umane, è un trattato di storia dei territori, è, nella dichiarazione di chi lo ha realizzato, una guida spirituale al mondo del rugby italiano.
C’è il Veneto in primo piano, tra Padova, Rovigo, Treviso, c’è la provincia di Mantova e quella parmense, la Sicilia e l’Aquila e poi altri paesi, città, persone, storie.
Storie narrate e storie visive, immagini affidate al segno di Gabriele Gamberini, pittore e illustratore bolognese autodidatta, che ci riportano figure epiche e mitologiche accanto a resoconti di vita vissuta, Achille e Ercole, il Minotauro e i Torelli Sudati, la periferia e le storie di una passione che incontra la vita. Il libro invita a leggere i capitoli accompagnati ogni volta da una colonna sonora differente: a Genova, tra pirati, marinai e militari inglesi è d’obbligo D’a me riva di Fabrizio De André, a Viadana Il cielo in una stanza di Gino Paoli, a Padova La follia della donna di Elio e le Storie Tese, a Noceto le arie verdiane…
Silvana Sola
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