Nata nel 1965 in un piccolo villaggio sulle rive del fiume Prut della Repubblica di Moldavia, Lilia vive a Brescia. Da lì ha scritto questo testo pubblicato da Einaudi che verrà presentato a Torino.
Lilia ha studiato ed è diventata giornalista, poi è diventata mamma di due bambini, una femmina e un maschio. Accanto alla sua storia scorre la storia della sua terra, con i rivolgimenti politici, crollo di un sistema e nuovi assetti che portano il suo paese allo stremo, alla fame. Decide nel 2000 di venire in Italia, come tante sue connazionali e tante donne dall'est dell'Europa. Lascia al suo paese i suoi figli e lavora per ricostruire la sua vita e per portare in Italia anche i suoi figli. Nel 2011 ha fondato a Brescia l'associazione italo-moldava di promozione sociale “Molbrixia”, e in seguito la prima rivista in italiano e romeno, “ Molbrixia News”, per i cittadini moldavi e romeni che vivono nel Nord Italia. Il libro è toccante, composto di piccoli capitoli che scorrono e commuovono, animati da una scrittura che va dalla descrizione, all'informazione, dal racconto epico alla fittizia forma epistolare. Fame, paura, lavoro e ancora lavoro, passaporti, sogni, conquiste, perdite dolorose, e una parola che l'autrice indica come intraducibile, DOR, una parola che contiene in sé il desiderio e la nostalgia. Viene voglia di conoscere il poeta Mihai Eminescu, più volte citato.
Grazia Gotti
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