Ad un incontro di formazione per educatrici di Nido d'Infanzia abbiamo affrontato il tema del linguaggio. La settimana di rilettura di Palomar di Italo Calvino, ripreso in mano per aiutare mio figlio a preparare l'esame di maturitá mi ha permesso di avvicinare l'intelligenza di questo adolescente inquieto che non ama la letteratura ritenendola inutile.
Predilige la scienza, la filosofia, come sono fatte le cose, come si pesca, come si scia, come si fa un esperimento. Con i pensieri e le parole di Palomar, ogni tanto rideva e si faceva delle domande. Settimana memorabile!
Da lì ho pensato che per l'incontro con le educatrici sarei partita da tre mondi, alla ricerca delle parole: quello di Richard Scarry, quello di Lucy Cousins (mamma di Pina) e quello del tedesco Ole Könnecke. Tre mondi, tre universi ordinati, classificati, ma anche ricchi di indizi che portano a nuovi percorsi di senso e di linguaggio.
Leggere pagine di Palomar e pagine di Scarry, sarebbe piaciuto a Calvino, ne sono certa.
Ho aggiunto un testo ripreso dallo scaffale di Pedagogia: Howard Gardner, Il bambino come artista. Saggi sulla creatività e l'educazione, Anabasi, 1993 (saggi del 1982, 1987, 1989).
Grazia Gotti
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