Sarebbero stati felici i miei studenti che hanno portato all’esame un percorso sulla morte illustrata, di avere tra le mani il libro, appena arrivato sugli scaffali, I Pani d’Oro della Vecchina.
Un albo illustrato in catalogo per Topipittori, scritto da Annamaria Gozzi e illustrato da Violeta Lopiz.
Violeta Lopiz è nata ad Ibiza e ora si divide tra Madrid e Berlino; in una interessante intervista apparsa alcuni anni fa su internet dice di guardare con attenzione e ammirazione a Paul Rand, Saul Bass, Isidro Ferrer, Wolf Elbruch, Kitty Crowter, e di avere difficoltà a disegnare le orecchie. Parla dell’aikido, della musica, della biblioteca del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.
La sua vecchina illustrata ha un fazzoletto rosso che le copre le orecchie, vive in una casa nel bosco che ci riporta ad un particolarissimo saggio, pubblicato da Emme Edizioni nel lontano 1981, titolato La strega e il panpepato.
Cucina il pane dolce del Natale la vecchina, mentre Violeta guarda ai fratelli Grimm e racconta, con le figure, il sapore di un cibo che apre il cuore e seduce anche la Morte, pronta a rallentare il ritmo di impegni e lugubri scadenze.
Nelle immagini, e nel bel testo, si sente la fragranza dell’impasto, il segno racconta sentimenti, emozioni, ma anche grande competenza, maturità e voglia di far vivere il “sogno”.
Attenzione anche al progetto grafico e all’impaginazione, che contribuiscono a determinare l’alta qualità di questo albo.
Silvana Sola
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