lunedì 27 agosto 2012
Educazione allo shopping
Claudia Selmi é una giovane scrittrice dotata di una fervida immaginazione e di un tocco davvero felice. Ci prende per mano e ci conduce a specchiarci nel presente dei non luoghi, outlet o centri commerciali, dove tutto é pensato per i nostri bisogni: una navetta a 400 km orari per raggiungerli, una maglietta della ditta se fa fresco, una tecnologia avanzatissima. Colombo City é il luogo dove vanno tutti, affetti dalla sindrome di Afford, una malattia pandemica che spinge noi tutti ad acquistare merci. Iva, la protagonista del racconto, non aveva ancora messo piede a Colombo City ed era la migliore a scuola nella nuova materia Educazione allo shopping.
Il leitmotiv dello shopping compulsivo é insistito e tenuto con maestria, tanto che ti fa desiderare un epilogo liberatorio come in Zabriskie Point dove esplode il frigorifero e le merci si librano in aria fino a ricoprire il cielo. Mentre in Antonioni il luogo alternativo é il deserto, nel racconto di Claudia é il mare, un nuovo mare, frutto del diluvio universale.
Poi c'é Nico, con i capelli neri e lisci e gli occhi orientali che a Colombo City é di casa.
E allora Iva, per lui, si recherà al centro commerciale, con la benedizione dei genitori che le forniscono il cash per soddisfare i suoi desideri.
Davvero insolito, acuto, lucido, brava Claudia!
Grazia Gotti
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Letteratura italiana,
recensioni
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