martedì 24 aprile 2012

"Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo"


Ieri ero in Friuli Venezia Giulia per un itinerario formativo che mi ha portato da Ronchi dei Legionari a Tolmezzo. Un itineraio "Sulle strade delle fiabe, in viaggio con Calvino e i raccoglitori di storie", un viaggio fisico tra la laguna e la Carnia. A parlare di Calvino e delle fiabe italiane a pubblici attenti e partecipi. Bibliotecari e venti giovani del servizio civile a valle, una platea di ragazzi motivati a lavorare nelle biblioteche e negli archivi, un interessante dialogo sulla fiaba e la favola, sulle cose lette, ascoltate e viste. Sulla strada delle Alpi Carniche insegnanti della Scuola Primaria di primo e secondo grado a discutere della fiaba come racconto. E tra le origini della fiaba, le tradizioni, l'identità e la mondialità, il discorso ha toccato il Calvino romanziere. Il Calvino de I sentieri dei nidi di ragno, il libro che racconta la Resistenza in modo antieroico. La guerra vista dal basso, attraverso lo sguardo, i pensieri e le azioni di un ragazzino di dieci anni.
Pin è il protagonista di un romanzo di formazione, un testo avventuroso, che alterna una realtà descritta nella sua precisa geografia a momenti in cui la lingua attinge al mondo della fiaba. La Resistenza e il Friuli Venezia Giulia, la partigiana Rosina dell'intervista di Eleonora Ribis per Resistenza 60°, il piccolo volume "clandestino" che realizzammo per il sessantesimo della Guerra di Liberazione. La Resistenza che in questa regione ha una storia complessa, come complesso è il calvario che ha accompagnato il rapporto con l'Italia, con la Slovenia, con le frontiere e i confini.
Una Resistenza che entra nella vita di tutti i giorni assieme ad uno sguardo attento sui luoghi dei libri, sulla formazione e sulla promozione.
Silvana Sola
Nella foto, la Biblioteca Civica di Tolmezzo

Nessun commento:

Posta un commento