giovedì 1 marzo 2012
Francesca Ghermandi
Inizia oggi BilBolBul, il festival bolognese del fumetto, giunto alla sua sesta edizione.
Fra le tante mostre, alcune delle quali dedicate anche all’illustrazione, si parte dalla bolognese Francesca Ghermandi, a cui è dedicata la mostra principale, ospitata presso il Museo civico archeologico. Ai cultori di Francesca sarà gradito un reperto archeologico risalente al 1986 quando per la casa editrice Tusitala, nella collana “BilBolBul”, uscì Naufraghi a Granconia di Guido Baldassarri.
Il racconto, di sapore classico, giocava con ironia sui topoi dell’avventura, mentre i disegni di Francesca in bianco e nero tracciavano le coordinate di un’isola e le fisionomie dei suoi abitanti, i granchi di scoglio e quelli di spiaggia. Poi c’erano i personaggi, Marco e Genni, due esserini trasparenti, di puro cristallo, che dopo un naufragio si salvano, insieme al cagnolino Zac, su un osso di seppia. Una Piovra cattiva era in agguato...a quel tempo, come Pavese, leggevamo Yambo. Francesca si provò con i colori. Fu un timido tentativo, con alcune tavole più riuscite, ed alcune davvero improbabili. Lo sperimentatore più spericolato fu Beppe Chia, autore del logo della collana e della copertina famosa, quella con il buco attraverso su cui si intravvedeva il mare. Qualche esemplare di Naufraghi a Granconia è ancora disponibile in libreria.
Grazia Gotti
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