E’ il 17 febbraio: nella giornata dedicata al gatto e dopo aver parlato di gatti protagonisti, dichiaro il mio amore per i cani.
In estate trascorro un po’ del mio tempo in una piccolissima località della Sardegna, un paradiso di colori, di odori. Nel paradiso, a volte, si costituiscono bande di cani randagi. Quelli abbandonati dai turisti, quelli “dimenticati” dai cacciatori, quelli espulsi dalle case: bande piccole che marcano il territorio, che cercano cibo, che dichiarano la loro volontà di esistere.
Cani provati dalla vita quasi “selvaggia”, obbligati dall’inumanità dei padroni ad una vita che non vorrebbero.
Diverso dai cani che si contendono un osso, che corrono all’impazzata sulla lunga spiaggia, è il cane messo in pagina da Isabel Minhos Martins e illustrato da Madalena Matoso, nel libro Il mio vicino è un cane, in catalogo per la Nuovafrontiera junior (l’illustratrice sarà a Bologna a marzo, in occasione della prossima Bologna Children’s Book Fair che vede il Portogallo paese ospite).
Un elegante album illustrato che racconta di un palazzo nel quale arrivano strani vicini: un cane musicista. gradevole e cordiale, un alligatore generoso, due divertenti elefanti.
Il bambino protagonista della storia è felicissimo dei nuovi arrivi: ascolta affascinato il suono del sassofono, ricambia i saluti dell’educato cane.
Ma i suoi genitori e gli altri abitanti umani del palazzo mettono in evidenza tutte le sue caratteristiche negative.
Un libro delicato che, in un equilibrio perfetto di parole e immagini, mette in luce il pregiudizio, i preconcetti che determinano l’esclusione.
Un libro che invita a guardare oltre, ad interrogarsi su cosa significa strano, a lasciarsi condurre dallo stupore e dalla meraviglia nella scoperta del nuovo e non dal timore e dall’ostilità.
Silvana Sola
venerdì 17 febbraio 2012
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