Conosco tante bibliotecarie, ne ho incontrate tante in trent’anni di lavoro, nelle biblioteche storiche di molte città italiane e straniere, in tantissime biblioteche per ragazzi d’Italia, d’Europa e d’America, le ho viste al lavoro in associazioni, ne ho letto gli scritti, e di alcune ho seguito l’evoluzione professionale. Ad esempio, la figura della bibliotecaria per ragazzi divenuta scrittrice non è inusuale nel nostro mondo, e in tempi recenti, alcune di loro sono approdate al digitale e sono diventate autorevoli commentatrici. Dell’autrice del libro einaudiano non sappiamo nulla, tranne che è il suo primo scritto, un monologo che non raggiunge le cento pagine.
Avevo appena letto queste pagine quando ho incontrato Nicoletta Bacco, bibliotecaria a Ravenna.
Ecco alcune foto da una città che lavora con impegno nel solco della tradizione con una buona idea di futuro. A Nicoletta e a tutte le bibliotecarie d’Italia l’augurio di buona lettura di questo monologo, in attesa delle loro parole.
Grazia Gotti
Fare la bibliotecaria per ragazzi oggi non sarà un lavoro "alla moda", ma è ricco di stimoli e possibilità. L'intreccio con il web è senz'altro la frontiera più nuova in cui mettere alla prova il proprio ruolo di "custodi" e consigliere di libri per ragazzi di fronte ad una più ampia platea.
RispondiEliminaPer non parlare poi di quanto i blog siano utili a chi lavora in biblioteca per restare sempre aggiornato sui libri in uscita.
Grazie quindi per aver dedicato spazio e riflessione alle bibliotecarie e al web!