“Il gioco della bicicletta consiste nel mettere pezzeti di carta igienica tra le dita e dargli fuoco mentre uno dorme”. Sono parole di un ragazzo rinchiuso nel carcere minorile del Pratello della civilissima città di Bologna. Le pagine della stampa locale parlano di violenze, abusi, denunce inascoltate e, finalmente, della rimozione di tre persone per l’intervento deciso dal nuovo Guardiasigilli. Sulle pagine nazionali, inspiegabilmente, non si fa cenno della notte di Capodanno celebrata davanti alle carceri di molte città nel mondo, a cominciare da New York, ad opera di Occupy Wall Street. Si parla di diversi arresti.
Non avevo letto, a suo tempo, il racconto di Massimo Carlotto pubblicato nella bellissima collana “Frontiere” delle edizioni EL, e mi fa piacere ritrovarlo oggi ristampato e leggere che era stato dedicato all’associazione “Oltre le sbarre” di Cagliari e a don Ettore Cannavera della comunità “La Collina” di Serdiana. Don Ettore interviene qui sui suicidi.
Grazia Gotti
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