La città è una nave che naviga nel mare, un mare grande, a volte placido e silente, a volte agitato e chiassoso. E la nave/ città deve conoscere le manovre giuste per evitare onde difficili, secche improvvise. Si muove in questo mare, in questa città che risplende e a volte trema pericolosamente, la bambina Federica. Accanto a lei il nuovo nato, gli affetti della famiglia, gli incontri ordinari e straordinari, le emozioni, i pensieri segreti e quelli che non riescono a trattenersi e diventano parole. Parole di dolore , domande, invenzioni, storie. “ Perché mica uno che scrive poi per forza vuole far leggere a tutti le sue storie. Uno può scrivere senza fare un libro. Però solo se fai un libro sei uno scrittore.” Federica Iacobelli è scrittrice, drammaturga, giornalista. Il libro La città è una nave, in catalogo per Topipittori, parla di lei, della sua infanzia, racconta Napoli, racconta cosa significa essere sorella. E’ un libro intimo, profondo. E’ un libro che lascia un nodo alla gola e il desiderio di leggere tutto d’un fiato, perché pieno di belle parole. Federica ha le giuste parole per dirlo, per mettere sulla carta desideri, delusioni, urgenze, aspettative. Il romanzo è leggero come la brezza sul mare, è pesante come le nuvole cariche d’acqua pronte a scaricarsi sulla terra. La città è una nave racconta il cambiamento, il prima, il dopo e anche il durante. È luogo di incontro ideale tra la biografia, il diario di vita e la letteratura.
Silvana Sola
Venerdì 25 novembre, alle 19, alla Libreria Giannino Stoppani Federica Iacobelli incontrerà i suoi lettori. Assieme a lei Giulia Sagramola e Tuono Pettinato impegnati a raccontare le loro infanzie. Con figure e brindisi. Scarica qui l'invito.
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