Ieri alla Biblioteca di Castelfranco Emilia un incontro dedicato alle storie che raccontano l’arte. I ragazzini sono di quinta elementare. Vivaci, curiosi, alcuni dichiarano il loro grande amore per il disegno, altri ci informano che sono stati a Bologna, al Museo Morandi, che conoscono Arcimboldi perché hanno inventato volti con fiori, frutta, arbusti. Uno dei ragazzini della prima fila ci dice che il suo quadro preferito è l’Urlo di Munch. Confesso lo stupore di fronte alla scelta dell’opera del grande artista norvegese e per essere pronta ad eventuali domande, cerco aiuto nei libri. Nelle pagine del volume Le parole dell’arte, dello storico dell’arte Stefano Zuffi , in catalogo per Feltrinellikids, trovo il racconto giusto. Si chiama “Emozione” e attraverso biografia, descrizione del sentimento, sguardo sulla natura, ci accompagna dentro il quadro. Sentiamo il dolore di Munch, sentiamo la sua urgenza di raccontarsi attraverso un’opera che dichiara la paura della solitudine, la difficoltà a vivere con serenità il quotidiano.
Ci sono i colori del tramonto sui fiordi amplificati da una percezione distorta, ci sono, nelle parole di Zuffi, le ragioni che hanno portato l’artista a imprimere, sulla tela, il disagio dell’esistenza. E accanto a Munch, c’è la luce di De la Tour, c’è la forza espressiva del paesaggio di Friedrich, il dinamismo di Balla. Un libro per conoscere pittura e pittori, per muoversi nella storia dell’arte, guidati dall’emozione. Il ragazzino della prima fila alza la mano e ci dice che anche a lui la solitudine fa paura. Lo dice con un’espresione maliconica che stride con gli abiti griffati e con l’aria spavalda che ha contraddistinto i suoi comportamenti fino a quel momento. A lui regaliamo, attraverso la voce attoriale di Giorgio Incerti, le parole di Zuffi/Munch: “Qualcuno oggi mi compiange, crede che io sia un povero matto, o giù di lì: ma non è vero. Ho dipinto le emozioni; ho sempre pensato e sentito che la mia arte poteva aiutare gli altri a proseguire il cammino sulla via della ricerca della verità.”
L’incontro è finito: ora i ragazzi potranno decidere con quale lettura proseguire. Gli scaffali della biblioteca offrono davvero tante occasioni di incontro con buoni libri.
Silvana Sola
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