Risponde al nome di Andrea Paggiaro, conosciuto ai più come Tuono Pettinato. Un nome da tribù indiana, anche se è difficile immaginarlo a cavallo, impegnato a sconfiggere i temibili uomini bianchi e, al contempo, a conservare la linea della messa in piega. Il Magnifico Lavativo è il secondo titolo della collana “Gli anni in tasca Graphic”, in catalogo per Topipittori. Nel fumetto, approssimativamente autobiografico, Tuono alterna il vissuto del pacifista in passeggino a quello del cacciatore di volpi. Racconta di un Carnevale veneziano e del costume da Principe delle Tenebre (come mai io vedo anche il Max di Maurice Sendak Nel paese dei mostri Selvaggi?) degli odiati riposini pomeridiani, dell’esame di scuola media e dell’esercitazione al flauto lunga tre ore in più dell’originale. Tuono Pettinato ci fa entrare con ironia nella sua vita, ci invita a condividere successi e insuccessi, ci suggerisce un viaggio, assieme a lui, nell’iperspazio. E l’iperspazio, come voi tutti sapete, è pieno di fatiche da scansare. Oggi avrei voluto essere ordinata e ritrovare la striscia che Andrea dedicò a Grazia e a me quando frequentava l’Accademia Drosselmeir. Ma il mio disordine neccesita giornate per il ritrovamento e non potrò pubblicarla qui accanto.
Silvana Sola
Questa sera a Bologna, in libreria, Tuono Pettinato racconterà quando è impegnativo diventare un Magnifico Lavativo, Federica Iacobelli ci porterà nel mare di Napoli e Giulia Sagramola ci offrirà, oltre alle parole, la visione degli originali del suo fumetto d’infanzia.
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