Era un luglio torrido di vent'anni fa e avevo un terribile mal di denti. Non potendo stare in libreria e, in attesa che il mio dentista mi fissasse un appuntamento, all'ora di pranzo, facevo zapping televisivo quando fui colpita dall'annuncio, sul tg regionale, di una mostra a Ferrara dedicata a Monet. Con grande soddisfazione il sindaco della città estense si rallegrava dell'accordo con i francesi e preannuciava il grande evento. Come un'automa ritornai in libreria e con il mio inglese terrificante chiamai la casa editrice Raben & Sjogren per chiedere informazioni circa i diritti del loro libro su Monet. Nessun editore italiano aveva comprato la bellissima storia del viaggio di Linnea alla scoperta di Monet. Il libro, pubblicato nel 1984, era stato tradotto in molte lingue e faceva mostra di sé nei bookshop dei più importanti musei del mondo. Il maldidenti persisteva, ma nonostante ciò, mi recai a Ferrara per incontrare Andrea Buzzoni, responsabile di Ferrara Arte, su indicazione del sindaco. Proposi una partnership per l'edizione italiana. Buzzoni chiese qualche giorno per leggerlo e per valutarlo dal punto di vista scientifico. Mi rispose entusiasta e così fu possibile stamparne 2000 copie, 1000 per Ferrara e 1000 per noi, cioè per la nostra libreria e per qualche libreria interessata.
Venne il tempo della mostra, non bella ma frequentatissima. Il libro fu molto apprezzato dal pubblico e si esaurì prima della fine della mostra, tanto che cedemmo anche delle nostre copie. A quel tempo, oltre che libraia-stampatrice, ero insegnante elementare in una piccola scuola di campagna. Accompagnai alla mostra una classe di una collega, un'insegnate molto impegnata che voleva per i suoi piccoli il meglio di tutto. Da Molinella giungemmo a Ferrara con un pulmino di bambini vocianti. Palazzo dei Diamanti li zittì; entrarono silenziosi e ordinati, come se andassero in chiesa.
Io presi a raccontare, davanti alle “figure”, ciò che avevo imparato da Linnea e dal suo amico Signor Bloom.
I bambini mi seguivano con interesse e anche molti adulti si accodarono. Ora siamo alla quarta ristampa. Dell'autrice Christina Bjork, appassionata narratrice-divulgatrice abbiamo tradotto anche il volume dedicato alla storia di come vide la luce un libro long-long seller: Alice nel paese delle meraviglie. Christina ha poi raccontato Venezia ed ha reso omaggio ad Astrid Lindgren, ma, purtroppo, questi ultimi si possono leggere, per ora solo in inglese oltre che, ovviamente, in svedese.
Vent'anni dopo l'edizione italiana di Linnea, il suo “mecenate”, Andrea Buzzoni, è appena stato eletto presidente dell'Istituzione Musei di Bologna.
Di solito, le nomine pubbliche mi fanno storcere il naso, questa, al contrario, mi fa aprire il cuore! Non ci siamo mai più incontrati da allora; sarà piacevole ritrovarsi, dialogare, progettare e lavorare per la città, per il bene comune, per la cultura dei grandi e dei piccoli.
Zazie chiude i microfoni (mi piacerebbe moltissimo fare una radio).
A presto e buone cose a tutti.
Grazia Gotti
venerdì 5 agosto 2011
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