Ho saputo con piacere dell’uscita di Melasia direttamente da Beatrice Masini durante un incontro all'Accademia Drosselmeier prima della Fiera. La curiosità, solleticata per tempo, si è poi riaccesa quando in libreria ho collegato la copertina, con un gufo al centro, al romanzo di Cristiano Demicheli. Si tratta del primo libro firmato da questo giovane autore genovese, una novità edita da Rizzoli, con le illustrazioni di Lucia Scuderi.
Come a volte succede le aspettative possono essere deluse, perciò ho cercato di non immaginarmi nulla e ho iniziato la lettura senza nemmeno guardare la quarta di copertina. Così ho conosciuto Marcus e Anna, due fratelli alle prese con un grave problema: la loro casa, La Rosmarina, è sotto ipoteca, perché il papà non riesce a pagare le cambiali alla banca e il signor Gorgo se la vuole prendere. I ragazzi si ricordano però di una cosa che aveva detto il nonno e finiscono per imbarcarsi sul Merluzzo Salato diretti alla Terra delle Storie che Devono Ancora Essere Raccontate, per scrivere la storia più bella del mondo e guadagnare tanti soldi per salvare la villa.
Da qui in poi le loro avventure non si contano; lo stile narrativo divertente, costruito su efficaci giochi linguistici e originali neologismi, funziona benissimo. La componente comica intrattiene e smorza i momenti più “paurosi” e, apparentemente senza uscita, della storia. Insomma, non manca nulla: la suspense, l’elemento sorpresa, climax, i buoni e i cattivi, il fantastico, il valore della famiglia….
Melasia è una fiaba come quelle di una volta, ma il suo punto forte è che non è un’imitazione. È fresca, nuova e piacevolissima, perché non dimentica il presente.
Un esordio da voce fuori dal coro: perché nessuno ne parla?.
Valentina Allodi
lunedì 13 giugno 2011
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