“In una democrazia che non onori la vita più alta dell’intelletto e non si faccia guidare da essa, la demagogia ha campo libero e la vita pubblica viene abbassata al livello degli ignoranti e degli incolti invece di istruire la popolazione e permettere alla società di elevarsi”.
Thomas Mann
Rob Riemen apre il suo elogio di una virtù perduta con un preludio che vede protagonista Elisabeth Mann, figlia di Thomas Mann, moglie dell’italiano Giuseppe Antonio Borgese, studioso di letteratura, attivista politico e noto antifascista. Chiude invece con un’altra coppia, i Ginzburg, Leone e Natalia.
Cosa ha a che fare la nobiltà dello spirito con questo post sui libri per ragazzi, si chiederà il nostro lettore? E’ difficile spiegare perchè il mio pensiero è appena abbozzato, come se intravvedessi un barlume di luce. La strada da compiere è tanta, faticosa, incerta, nuova, impegnativa. Ho letto venerdi su “Il corriere della sera” la recensione di Giulia Borgese a L’evoluzione di Calpurnia. L’ho sottoposto all’esame delle studentesse del master dell’Accademia Drosselmeier. Tre colonne, uno spazio immenso nella pagina della cultura, cosa non usuale per un libro per ragazzi, peraltro un esordio letterario. La recensione è sciatta, priva di idee interpretative. Tre colonne fredde, distaccate, aride. Le studentesse mi chiedono informazioni sull’autrice della recensione. Sono giovani studentesse molto attente, studiose, curiose. Cosa so io di una firma del Corriere? Azzardo una genealogia con Antonio Borgese, era suo nonno? suo padre? E’ solo un caso di omonimia? Leggendo Reimen vedo che Borgese era molto più anziano di Elisabeth quindi potrebbe essere figlia. L’ereditarietà delle professioni; sono troppo severa?
Ancora tre colonne sullo stesso libro sono apparse sabato su “Tuttolibri” e portano la firma di Giorgia Grilli. Tre colonne, queste sì, sentite, partecipi, ricche di spunti, frutto di una lettura attenta e di un serio impegno. Giorgia cita in chiusura Le piccole virtù di Natalia Ginzburg, un libro a noi molto caro. Anche Riemen, filosofo e saggista, cofondatore dell’istituto olandese Nexsus, cita Natalia. Ce la lascia intravvedere sulla porta di casa nell’ultima pagina del libro abbracciare e salutare il marito in partenza per Roma: “Sii prudente” gli dice sottovoce. Lui la guarda negli occhi, sorride, le carezza i capelli corti e dice: “Sii coraggiosa”. La nobiltà dello spirito, mi ha tenuta compagnia per tutta la domenica, per ben più delle quattro hore di Macchiavelli, e non ho sentito alcuna noia, dimentica di ogni affanno, priva di timore per la povertà e senza lasciarmi sbigottire per la morte: tutta mi ero trasferita in Riemen.
Grazia Gotti
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