lunedì 6 dicembre 2010

Olivia!

E’ insolita questa ultima avventura di Olivia. Insolita per gli occhi che hanno conosciuto la maialina di Ian Falconer sulle pagine pagina bianche o nere macchiatte dal rosso e dalle sue gradazioni. L’insolito sta nel trattamento visivo, nel nuovo esperimento dentro cui l’autore colloca la nuova avventura. Venezia vista attraverso le cartoline. La città d’arte riprodotta con gli stilemi “bassi” delle macchinette-souvenir, una città profondamente studiata e amata restituita al lettore colto attraverso la fotografia e la manipolazione del computer.
Per guardare più a fondo del turista che lascia scivolare i suoi occhi sulle cose occorre conoscere, sembra dirci Falconer. Ed è un percorso di scoperta e di conoscenza quello a cui ci invita la celeberrima maialina, sin dal suo esordio nel 2000 quando sorprese la scena internazionale, per la sua freschezza, lo stile elegante e l’alta considerazione di sè. Può fare tutto, cantare come la Callas, dipingere come Pollok, cercare di essere una first lady, così come una domatrice del circo, una ballerina di Degas fino ad arrivare, con la sua monelleria infantile, ad essere responsabile del crollo del campanile di San Marco a Venezia.
Il campanile crollò all’improvviso il 14 luglio del 1902 e la notizia lasciò senza parole il mondo intero. Ian ne fa riaffiorare la memoria e ci obbliga a riflettere sui crolli reali e metaforici del nostro Bel Paese. Tutto questo in un libro per bambini? Quanto più gli autori sono grandi, quanto più riescono a parlare ai piccoli. E’ una legge consolidata.
Grazia Gotti

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