Aspettavo la festa dei morti con trepidazione. Il cappotto nuovo, i guanti, la cuffia, e, soprattutto, i ceri. Ceri modesti, alla portata di tutti, ceri di classe per le signore che venivano dalla città e vestivano abiti di buona foggia e bel tessuto, guanti morbidi, gioielli. Dalla mia postazione vedevo tutti i visitatori del cimitero; molti venivano da me a comprare i ceri. Ero una bambina brava e giudiziosa, e mio zio, necroforo del comune, mi affidava il banco per la vendita dei ceri. All’altro lato del loggiato gli adulti vendevano i crisantemi. Ho familiarità con la città dei morti e questo mi aiuta ad amare la vita.
Anche i libri per bambini possono aiutare a familiarizzare con la Morte: quello che si annuncia in casa Gyldendal sembra molto interessante. E’ opera di Eli Rygg, scrittrice norvegese giunta al suo quarto romanzo. Racconta della bisnonna di Michael che ha deciso il giorno della sua morte e ha invitato tutti alla festa di addio. Sul catalogo dell’importante casa editrice si legge che non è un libro triste sulla morte, ma piuttosto un libro pieno di gioia, di divertimento, di malinconia e di profondità. Si legge inoltre che i tedeschi hanno acquistato i diritti, che è indicato per i lettori di 10+ e che è di 224 pagine.
Grazia Gotti
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