Bologna 1990, decennale della morte di Gianni Rodari: nella Sala del Consiglio Comunale, di domenica, l’allora sindaco Renzo Imbeni legge le filastrocche, Antonio Faeti parla di “riso civile” e Roberto Innocenti presenta il video che i tedeschi avevano prodotto da Rosa Bianca. Da allora, nel nostro percorso di libraie-pedagogiste della lettura e promotrici di mostre e formazione, il dialogo con Rodari non si è mai interrotto. “La cromatica della fantasia” era il titolo di una mostra che metteva in evidenza i giovani illustratori italiani che Editori riuniti aveva chiamato per riproporre la storie rodariane in edizioni accurate. Con Federica Iacobelli e Daniele Furlati abbiamo lavorato a Piano Bill, un’ opera in musica che ha ora la regia di Giorgio Diritti e che è stata rappresentata in Piazza Maggiore a Bologna. Rodari Fullcolor, la mostra che raccoglie gli illustratori italiani che si sono confrontati con Rodari per gli albi illustrati, è stata ospitata in molte città italiane (attualmente è a Lucca) ed ha varcato i confini nazionali (Parigi 2009). Nella storica biblioteca per ragazzi del Quartier Latin, L'Heure Joyeuse, abbiamo ricordato la potenza della sua grammatica in compagnia di Carla Ida Salviati, Bernard Friot e Alain Serres. Dall’11 novembre al 27 febbraio 2011 La grammatica delle figure, la mostra promossa in collaborazione con Bolognafiere e l’Istituto Beni Culturali della regione Emilia Romagna sarà ospitata al Palazzo delle Esposizioni: l'inaugurazione avrà luogo il 10 novembre, alle 18. Gianni Rodari torna a casa, a Roma, la capitale immortalata nel romanzo La torta in cielo. Trent'anni sono trascorsi da quel primo omaggio e il dialogo per me è più che mai vivo. Un rammarico pesa come un macigno, quello di non essere riuscita a dedicare a lui la libreria dei ragazzi di Piazza Santi Apostoli. Nei miei desideri avrebbe dovuto chiamarsi “La torta in cielo” ed avere il segno di Altan. Ma il pensiero aziendale non sempre è felice compagno della fantasia.
Grazia Gotti
Ci andrò volentieri :)
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