venerdì 31 agosto 2012
Anatole France
Leggo libri freschi di stampa, per ragazzi e per adulti, ma quando mi posso perdere fra le bancarelle provo una felicità che nessuna libreria mi regala.
Anatole France, premio Nobel per la letteratura nel 1921, é oramai autore da bancarelle piú che di libreria. Certo si trova in biblioteca, ma io confesso che non mi piace leggere i libri della biblioteca. Non li sento miei, non posso fare le orecchie e nemmeno scrivere a margine, poi mi fanno venire l'ansia perché temo di perderli, e allora li sistemo con grande attenzione per non confonderli con quelli impilati. Alla fine li sistemo cosí bene che non li ritrovo piú.
Il piccolo Anatole, figlio di un libraio, legge molto e soprattutto libri di storia. La libreria del babbo
denominata "France Libraire" era specializzata in libri sulla Rivoluzione Francese.
Il suo nome di penna deriva da quella libreria, il suo vero nome fa Thibault.
Ho letto in questi giorni Il pozzo di Santa Chiara, una serie di racconti italiani che vedono protagonisti, fra gli altri, Guido Cavalcanti, Santa Chiara e Buffalmacco pittore.
Un tempo Anatole France era letto anche dai ragazzi; Apina, che avevo letto con sommo piacere agli albori della mia carriera di libraia, figurava nel catalogo Giunti. Sempre in quegli anni Serra e Riva aveva pubblicato Il misfatto del professor Sylvestre Bonnard, gran libro che suggerirei anche ad un adolescente. Donzelli, nel 2004, ha pubblicato Le sette mogli di Barbablú.
Grazia Gotti
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giovedì 30 agosto 2012
Cavalli parte seconda: passioni, eroismi, fedeltà, briglie sciolte e immaginazione
Ieri abbiamo parlato di libri e corse clandestine.
Oggi parliamo di libri e di cavalli attingendo da una letteratura per ragazzi che riserva al superbo equino una grande attenzione. Nuova di quest’anno la collana dedicata ai primi lettori “Vic e Vento”, testi di Beatrice Masini, illustrazioni di Sara Not per Emme edizioni. Un giocattolo, la manifattura dei cavalli, è capace di scatenere la fervida immaginazione di Vic che si trova protagonista di sempre nuove avventure, assieme aVento, un cavallo dal manto rossiccio come i suoi capelli.
Sono cavalli letterari, mitologici, storici quelli raccolti da June Crebbin e illustrati dal segno classico di Inga Moore per l’antologia Cavalli, in catalogo per Einaudi Ragazzi.
Anche Roberto Piumini si occupa di cavalli offrendo ai giovani lettori una serie di racconti racchiusi in un libro titolato Mille cavalli. Docili quadrupedi si alternano a scatenati puledri, a creature alate, a cavalli di legno frutto dell’ingegno di Achei famosi, a cavalieri leggendari.
“ Il principe Alessandro, a dodici anni, fu chiamato dal padre Filippo, re di Macedonia.
– Figlio-disse il re- Ormai sai cavalcare. Quando sarai grande. E diventerai re, dovrai avere un cavallo forte e coraggioso...”
Per i lettori più grandi il bel romanzo di Michael Morpurgo pubblicato per i tipi di Rizzoli.
War Horse racconta di cavalli in guerra, delle migliaia di cavalli inglesi, utilizzati durante la Prima Guerra Mondiale, che diedero la vita per la patria, parla dell’amicizia tra un ragazzo e il suo cavallo, della forza del sentimento, della commozione del ricongiungimento.
“ … appeso il piccolo dipinto di un cavallo, uno splendido baio ciliegia con una meravigliosa stella al centro della fronte e quattro balzane perfette…”
Silvana Sola
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mercoledì 29 agosto 2012
Cavalli reali, cavalli letti, cavalli sognati: letteratura, ippoterapia ed ecomafia
Giacomo Cacciatore, Valentina Gebbia e Gery Palazzotto firmano il libro Fotofinish, in catalogo nei tascabili Einaudi. Nasceva originariamente per le Edizioni Ambiente nel 2007.
Tre racconti di scrittori che hanno raccontato Palermo, ma non la Palermo Barocca, non gli splendori di una città di luce, ma le ombre nere della mafia.
Tre racconti costruiti per parlare di corse di cavalli, di adrenalina, di dolore e di morte.
Corse lontane dagli ippodromi con le signore alla moda, i capellini parasole, le scarpe eleganti.
I tre scrittori palermitani (Cacciatore è nato in Calabria, ma è palermitano d’adozione) parlano di corse clandestine, di ecomafia, parlano di scommesse, di assenza di legalità.
E parlano di cavalli preparati per l’ultima corsa, di maltrattamenti, di droga, di ippoterapia, di amore per gli animali e di speculazioni.
Sono tre bellissimi racconti, crudi e dolorosi, per adolescenti grandi e per adulti, che mi hanno ricordato il tema delle corse clandestine presente nella letteratura per ragazzi.
Da leggere L'ultimo segreto, l’ottimo libro di Georgia Manzi, in catalogo per Rizzoli o il recente Storia d’agosto, di Agata e d’inchiosto, scritto da Nadia Terranova e pubblicato dalle edizioni Sonda.
La cronaca dell’estate ci ha parlato anche di sei cavalli caduti al Palio di Siena e di quattro fantini feriti, di diciotto cavalli e un pony, di razza olandese e maremmana, morti per il rogo a Marina di Grosseto.
Un’estate con immagini lontane dai cavalli della mia infanzia: cavalli al galoppo nel maneggio in collina, altri placidi, larghi come i sedili del treno, sui quali potevo salire senza il timore di cadere, Furia, cavallo del West, che accompagnava i miei pomeriggi televisivi, e Black Beauty, l’autobiografia di un cavallo scritto da Anna Sewell, letto con passione dalla mia insegnante di inglese.
Silvana Sola
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martedì 28 agosto 2012
Simon Van Der Gees
Il nuovo scrittore olandese tradotto da Salani viene dal teatro.
In Olanda sembra essere il nuovo astro nascente, il suo secondo romanzo ha vinto il piú prestigioso premio nazionale. Il suo esordio letterario, Geel Grass, erba gialla, presentato con il titolo L'estate in cui diventai famosa (e i miei genitori non se ne accorsero), é una lettura molto divertente che vede protagonisti due ragazzi olandesi di dieci anni, quasi undici, che si trovano in vacanza in Francia. Lei si trova sola perché dimenticata dai genitori, lui é fuggito da una madre insopportabilmente opprimente. Con il tocco della commedia l'autore porta avanti l'avventura a volte surreale, ma sempre convincente, dei due protagonisti fino alla risoluzione finale, vero capolavoro di invenzione. Li-ber-tė! Li-ber-tė! Tutti gridano in coro. E per i ragazzi é davvero un rito di passaggio importante quello che segna il distacco, l'andar da soli, l''indipendenza che attrae e fa paura al tempo stesso. Imparare a volare da soli, é un bel messaggio per i giovani lettori. Il giovane scrittore dopo il liceo ha trascorso un anno in Norvegia da solo e ha scoperto la sua passione per il teatro. Di certo anche le sue commedie per ragazzi sono divertenti.
Grazia Gotti
In Olanda sembra essere il nuovo astro nascente, il suo secondo romanzo ha vinto il piú prestigioso premio nazionale. Il suo esordio letterario, Geel Grass, erba gialla, presentato con il titolo L'estate in cui diventai famosa (e i miei genitori non se ne accorsero), é una lettura molto divertente che vede protagonisti due ragazzi olandesi di dieci anni, quasi undici, che si trovano in vacanza in Francia. Lei si trova sola perché dimenticata dai genitori, lui é fuggito da una madre insopportabilmente opprimente. Con il tocco della commedia l'autore porta avanti l'avventura a volte surreale, ma sempre convincente, dei due protagonisti fino alla risoluzione finale, vero capolavoro di invenzione. Li-ber-tė! Li-ber-tė! Tutti gridano in coro. E per i ragazzi é davvero un rito di passaggio importante quello che segna il distacco, l'andar da soli, l''indipendenza che attrae e fa paura al tempo stesso. Imparare a volare da soli, é un bel messaggio per i giovani lettori. Il giovane scrittore dopo il liceo ha trascorso un anno in Norvegia da solo e ha scoperto la sua passione per il teatro. Di certo anche le sue commedie per ragazzi sono divertenti.
Grazia Gotti
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lunedì 27 agosto 2012
Educazione allo shopping
Claudia Selmi é una giovane scrittrice dotata di una fervida immaginazione e di un tocco davvero felice. Ci prende per mano e ci conduce a specchiarci nel presente dei non luoghi, outlet o centri commerciali, dove tutto é pensato per i nostri bisogni: una navetta a 400 km orari per raggiungerli, una maglietta della ditta se fa fresco, una tecnologia avanzatissima. Colombo City é il luogo dove vanno tutti, affetti dalla sindrome di Afford, una malattia pandemica che spinge noi tutti ad acquistare merci. Iva, la protagonista del racconto, non aveva ancora messo piede a Colombo City ed era la migliore a scuola nella nuova materia Educazione allo shopping.
Il leitmotiv dello shopping compulsivo é insistito e tenuto con maestria, tanto che ti fa desiderare un epilogo liberatorio come in Zabriskie Point dove esplode il frigorifero e le merci si librano in aria fino a ricoprire il cielo. Mentre in Antonioni il luogo alternativo é il deserto, nel racconto di Claudia é il mare, un nuovo mare, frutto del diluvio universale.
Poi c'é Nico, con i capelli neri e lisci e gli occhi orientali che a Colombo City é di casa.
E allora Iva, per lui, si recherà al centro commerciale, con la benedizione dei genitori che le forniscono il cash per soddisfare i suoi desideri.
Davvero insolito, acuto, lucido, brava Claudia!
Grazia Gotti
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mercoledì 22 agosto 2012
Virtù dei figurinai di oggi
Doctor Pencil e Mister China, Vecchie Finzioni, Nuovi illustratori, mostra alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna.
Era il 1985 e Antonio Faeti, nell'introduzione al catalogo, scriveva che "Pedagogisti, educatori, esperti di media, hanno molto esitato prima di inoltrarsi in un territorio nuovo e accidentato, spesso ritenuto pieno di pericoli. E' presente in molte delle categorie sopracitate la preoccupazione che nasce dal pericolo di un imbarbarimento del visivo delle giovanissime generazioni legato anche all'assenza del consumo di libri e al privilegio di un unico medium, quello televisivo, ai danni di tutti gli altri strumenti di comunicazione..."
Oggi la qualità e quantità della proposta libraria è diversa, la storica Emme che aveva lavorato quasi in solitario per vent'anni (e che proprio in quegli anni avrebbe chiuso la sua attività), è stata un modello e una miniera di titoli e di autori dai quali attingere.
I libri illustrati sono sempre più presenti e la fascia 0/6 ha una notevole importanza nel mercato editoriale per ragazzi (il progetto Nati per Leggere, le librerie e le biblioteche per ragazzi sono stati determinanti per cambiare l'atteggiamento dei genitori nei confronti di un'infanzia "piccola").
L'educazione al visivo passa attraverso la proposta di libri con figure di qualità. L'illustrazione accompagna anche i classici e i libri per adulti, la graphic novel presenta storie e matite eccellenti.
Sono trascorsi 27 anni dalla mostra che metteva in campo nomi già illustri come Mattotti, Mattioli, Igort, Carpinteri, Giacon, Iori, accanto ai quasi esordienti Giuseppe Palumbo e Francesca Ghermandi.
L'illustrazione è uno spazio nel quale si provano giovani che ambiscono a far diventare la loro ricerca e i loro sforzi, mestiere.
Esistono alcune scuole, alcuni master che aiutano a definire meglio la strada, ad allargare gli orizzonti di competenze e di conoscenze.
Noi invitiamo gli appassionati di matite, di incisione, di digitale a consultare il sito ISIA di Urbino e a guardare con attenzione il nuovo biennio specialistico in Illustrazione.
Le iscrizioni chiudono il 15 settembre. Qui il pieghevole con tutte le informazioni.
" In questo avvento della barbarie più beffarda e disimpegnata, a pagare per tutti sono i bambini. Si trama perché crescano impediti nel gusto, privati dei godimenti visivi, atrofizzati nell'Immaginario."
Silvana Sola
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martedì 21 agosto 2012
L'infinito davanti
Ieri in libreria.
Un bambino di sei anni, una mamma e una nonna che decidevano per lui. Loro sapevano se era stanco, se aveva sete, se voleva leggere, se e cosa avrebbe voluto ascoltare, sapevano loro quali immagini avrebbero catturato la sua attenzione. Lui era lì: parlava, guardava, ma loro gli evitavano qualsiasi sforzo. Un bambino sano, con gli occhi nocciola e un divertente tatuaggio di un coniglio con carota, consumato dal sole, sul palmo della mano.
Il libro giusto per mamma e nonna mi è venuto in mente dopo che se n'erano andati: Io cambierò il mondo, scritto da Janna Carioli, illustrato da Desideria Guicciardini, in catalogo per Mondadori.
Era da parte, in una piccola pila, per una ricerca sulla poesia per ragazzi italiana destinata alla Internationale Jugendbibliothek di Monaco.
Ho scelto dal libro una breve poesia in rima. Vi invito a leggerla assieme alle bambine e ai bambini che incontrerete o che avete già accanto.
Ha un bellissimo titolo: L'infinito davanti.
"Non fare le cose per me,
non spianarmi la strada.
Il sentiero voglio aprirmelo
usando la mia spada.
Lo so che tu speri per me
che il male non mi tocchi,
ma voglio affrontare il drago
guardandolo negli occhi.
Non fare le cose per me
e lasciami provare.
Ho l'infinito davanti
e il tempo per sbagliare."
Silvana Sola
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venerdì 10 agosto 2012
I pirati e le bambine
“ C’è un paese molto piccolo che sembra incollato sulla collina. E la collina scende giù dritta verso il mare. Dove finisce la collina c’è la spiaggia , e poi là in mezzo al mare, c’è un’isola minuscola. Sull’isola c’è il vecchio faro.” Giulia, la protagonista del bellissimo racconto, Giulia e il pirata, di Guido Quarzo, illustrato da Giulia Orecchia, per la collana “I Velieri” di Motta Junior, trascorre qui le vacanze pasquali, nella casa della nonna, una bella casa con le persiane verdi e un giardino. “ Nel giardino abitano un fico, un albicocco e un gelsomino. Il fico fa i fichi, l’albicocco fa le albicocche e il gelsomino fa tanti fiori bianchi, piccoli e profumati.”
Si zappetta, si fa il pesto, si raccolgono vetrini colorati levigati dal mare e si ripongono in una scatola, come le gioie della nonna, un favoloso tesoro, si va a fare la spesa, il pesce dal pescatore e le altre cose da Rino, l’unico negozio del paese dove si trova un pesto “originale” solo per i turisti.
Poi c’è l’isola ad accendere la fantasia di Giulia, e con l’isola, il Pirata, icona del nostro Immaginario.
Guido, ce ne ricorda tre, un film e due romanzi Il Corsaro dell’isola verde, L’isola del tesoro, Il Corsaro Nero, e ci ricorda che a una bambina che ancora non è in grado di leggere da sola, si può raccontare. E le nonne raccontano…
Non so se Guido conosca Shirley, la bambina di John Burningham, quella portata in spiaggia da genitori noiosi, gliene parlerò alla prima occasione.
Grazia Gotti
Oggi finisce la rassegna di libri, ci riposiamo un po’, ma non smettiamo di leggere. Buon Ferragosto a tutti.
“ C’è un paese molto piccolo che sembra incollato sulla collina. E la collina scende giù dritta verso il mare. Dove finisce la collina c’è la spiaggia , e poi là in mezzo al mare, c’è un’isola minuscola. Sull’isola c’è il vecchio faro.” Giulia, la protagonista del bellissimo racconto, Giulia e il pirata, di Guido Quarzo, illustrato da Giulia Orecchia, per la collana “I Velieri” di Motta Junior, trascorre qui le vacanze pasquali, nella casa della nonna, una bella casa con le persiane verdi e un giardino. “ Nel giardino abitano un fico, un albicocco e un gelsomino. Il fico fa i fichi, l’albicocco fa le albicocche e il gelsomino fa tanti fiori bianchi, piccoli e profumati.”
Si zappetta, si fa il pesto, si raccolgono vetrini colorati levigati dal mare e si ripongono in una scatola, come le gioie della nonna, un favoloso tesoro, si va a fare la spesa, il pesce dal pescatore e le altre cose da Rino, l’unico negozio del paese dove si trova un pesto “originale” solo per i turisti.
Poi c’è l’isola ad accendere la fantasia di Giulia, e con l’isola, il Pirata, icona del nostro Immaginario.
Guido, ce ne ricorda tre, un film e due romanzi Il Corsaro dell’isola verde, L’isola del tesoro, Il Corsaro Nero, e ci ricorda che a una bambina che ancora non è in grado di leggere da sola, si può raccontare. E le nonne raccontano…
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| John Burningham, Come away from the water, Shirley, Red Fox |
Grazia Gotti
Oggi finisce la rassegna di libri, ci riposiamo un po’, ma non smettiamo di leggere. Buon Ferragosto a tutti.
giovedì 9 agosto 2012
Ma per essere leggeri bisogna pensare leggero?
Oggi, in libreria, ho scoperto un libro che mi ha fatto sorridere, pensare. L'ho tenuto molto tra le mani, mi è piaciuto passare da una pagina all'altra senza fretta. E nel tempo reso lento da un caldo africano le figure dell'albo illustrato Marilena la balena, in catalogo per Terre di Mezzo, si sono dilatate, sono uscite dai margini insieme alla storia che le accompagna.
E' mercoledì: giorno di piscina per Marilena. Un giorno di sofferenza. Il suo tuffo ricorda i movimenti di un cetaceo, e il suo ingresso nell'acqua crea onde anomale. Diventa oggetto di scherno per i bambini meno in carne di lei. Sempre così, ogni mercoledì, fino al giorno in cui il suo maestro di nuoto la invita a pensare leggero, ad affrontare la vita con un atteggiamento diverso. Marilena miscela consapevolezza, lievità, forza d'animo, desiderio e la sua esistenza cambia: ora nuota veloce e leggera, può addirittura sfidare un trampolino altissimo o affrontare le insidie che, a volte, si nascondono dietro l’angolo.
Firmano il libro, pubblicato per la prima volta da Sarbacane nel 2010, Davide Calì, scrittore, fumettista e illustratore dai natali svizzeri, cresciuto a Genova, ora autore internazionale, e l'artista di San Pietroburgo, Sonja Bougaeva, che ha scelto Amburgo come luogo di vita, di ricerca e di lavoro. Marilena è tenera nel suo costumino a pois, l'acqua della piscina non è più un mare in burrasca, ma un limpido specchio d'acqua, uno spazio di serenità, accoglienza e riflessione, un luogo ideale per pensare a come affrontare la settimana e il mondo, fuori.
Silvana Sola
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| Marilena la balena, Sonja Bougaeva |
Oggi, in libreria, ho scoperto un libro che mi ha fatto sorridere, pensare. L'ho tenuto molto tra le mani, mi è piaciuto passare da una pagina all'altra senza fretta. E nel tempo reso lento da un caldo africano le figure dell'albo illustrato Marilena la balena, in catalogo per Terre di Mezzo, si sono dilatate, sono uscite dai margini insieme alla storia che le accompagna.
E' mercoledì: giorno di piscina per Marilena. Un giorno di sofferenza. Il suo tuffo ricorda i movimenti di un cetaceo, e il suo ingresso nell'acqua crea onde anomale. Diventa oggetto di scherno per i bambini meno in carne di lei. Sempre così, ogni mercoledì, fino al giorno in cui il suo maestro di nuoto la invita a pensare leggero, ad affrontare la vita con un atteggiamento diverso. Marilena miscela consapevolezza, lievità, forza d'animo, desiderio e la sua esistenza cambia: ora nuota veloce e leggera, può addirittura sfidare un trampolino altissimo o affrontare le insidie che, a volte, si nascondono dietro l’angolo.
Firmano il libro, pubblicato per la prima volta da Sarbacane nel 2010, Davide Calì, scrittore, fumettista e illustratore dai natali svizzeri, cresciuto a Genova, ora autore internazionale, e l'artista di San Pietroburgo, Sonja Bougaeva, che ha scelto Amburgo come luogo di vita, di ricerca e di lavoro. Marilena è tenera nel suo costumino a pois, l'acqua della piscina non è più un mare in burrasca, ma un limpido specchio d'acqua, uno spazio di serenità, accoglienza e riflessione, un luogo ideale per pensare a come affrontare la settimana e il mondo, fuori.
Silvana Sola
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mercoledì 8 agosto 2012
A Parigi!
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| Henri va a Parigi |
È già nel titolo la decisione di
partire di Henri.
Il
viaggio, prima che cammino e strada, è sogno, immaginazione, racconto che il
piccolo Henri trova tra le pagine di un grande libro che lo ricopre
completamente, mostrandogli una città adorabile, meravigliosa, accogliente,
bellissima: Parigi
Quelle
pagine che Henri sfoglia, che noi possiamo solo immaginare, mostrano una città
con mille vestiti, tutti belli, con i colori della pioggia e del sole.
Henri
è deciso: non può più aspettare è necessario partire.
Per
il viaggio basterà un po’ di formaggio, una carota e un pezzo di pane insieme a
una matita e un foglio per disegnare Parigi da mostrare ai suoi amici al
ritorno.
L’essenziale, che è poi la cifra grafica di quest’opera.
L’essenziale, che è poi la cifra grafica di quest’opera.
La
storia di Leonore Klein non avrebbe potuto trovare una matita più felice di quella
di Saul Bass, designer e filmmaker insuperabile.
Lingua
e segno si fondano come la realtà e il sogno raccontato.
Nulla
è fuori misura, la grande città contiene la piccola e viceversa, come sempre
accade.
Henri va a Parigi è un albo del 1962,
cinquantanni ben portati, se cercate il segreto sfogliate quest’albo in
compagnia di un bambino.
A
Corraini il nostro grazie per la riproposta e l’elegante fisicità di questo
viaggio.
Agata
Diakoviez
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martedì 7 agosto 2012
La calligrafia è
solo mia
Riguardando il sito di Monica Dengo ho ritrovato le immagini di
un bellissimo laboratorio realizzato nella Biblioteca di Spilamberto alcuni
anni fa. Un laboratorio sul segno e la scrittura a mano rivolto ai bambini. Una
proposta di altissima qualità alla quale i ragazzini risposero con entusiasmo,
stupendosi dei risultati che, attraverso i suggerimenti di Monica, le loro mani
erano in grado di produrre.
Monica Dengo è artista e designer, è calligrafa. Cittadina del
mondo: dall’Italia a San Francisco per insegnare all’Academy of Art University. I suoi
lavori sono stati esposti in diversi paesi, organizza workshop, scrive e
disegna libri…
Il
lavoro di Monica si muove sulla carta e nella rete.
Le penne in pugno, il piccolo manuale di calligrafia
in catalogo per Giannino Stoppani, è stato pubblicato in Francia, in Estonia,
in Nord America.
Un
manuale che invita a giocare con la scrittura, con lo spazio, invita a
realizzare lettere e a scoprire il ritmo della forma corsiva. Lettere
ritagliate, disegnate, lettere che si trasformano, lettere che hanno la
morbidezza delle onde del mare e la musicalità di un’intera orchestra.
Al
libro pensato “ per la libertà di creare con ordine e armonia” è stato
recentemente assegnato il Parents’ Choice Awards nella sezione Doing & Learning.
Silvana Sola
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lunedì 6 agosto 2012
A pescar figure, libri, e librerie.
“Vedi, questo pesciolino vuole andare a scoprire il mondo. Che
idee!"
"Ma guarda un po' il piccoletto", intervenne una
vicina che aveva ascoltato i loro discorsi, "Da quando sei diventato
filosofo e colto? Non ce n'eravamo accorti".
"Signora", disse in tutta risposta il pesciolino nero,
" Non so cosa intenda lei quando dice che sono filosofo e colto! Io mi
sono semplicemente annoiato di stare qui e non desidero più nuotare inutilmente
avanti e indietro in questo piccolo specchio d'acqua, fingendo di essere
contento…”
Samad Behrangi, Il pesciolino nero, Donzelli Editore
La citazione del bel libro in catalogo per Donzelli è
il punto di partenza ideale per una mostra/installazione che animerà i muri di
Termoli il 7 e l’8 agosto. Un percorso tra particolari specie ittiche, un’immersione
totale nel mondo dell’illustrazione ideato da Laura Fanelli e Alice Lotti (illustratrici e progettiste grafiche, formazione all’ISIA di Urbino,
esperienze in Italia e in Europa).
Muro come un pesce è un’occasione importante per riflettere sulla
figura dell’illustratore, tra slancio artistico e professione.
A Termoli, tra muri che si trasformeranno in oceani,
acquari, specchi d’acqua lacustre, rivoli, fiumi e mari, vi invitiamo a cercare, in via Marconi, La luna al guinzaglio, la libreria per
ragazzi impegnata a diffondere un universo editoriale che guarda con attenzione
il mondo delle figure.
E dopo aver guardato pesci di ogni genere potreste
proseguire il viaggio.
Dalla provincia di Campobasso alla Puglia di Castel
del Monte, accompagnati dall’ombra di Federico II, a caccia
di librerie per ragazzi invece che di falconi.
Attraversando il Parco
dell'Alta Murgia per scoprire ognuno il proprio scorcio di Puglia che
tanto amò il puer Apuliae.
Il viaggio per le librerie vi porterà alla libreria Ambarabacicicoco', Corato, il luogo più
vicino che dovrete assolutamente visitare è il Castel del Monte. Ne consigliamo
la visita al tramonto.
Addentrandoci nel Parco si arriva a Ruvo di Puglia
dove oltre alla libreria L'Agorà, c'è una splendida cattedrale romanica che
toglie il fiato e riempie gli occhi del bianco che la riveste.
A settembre a Ruvo riprende il Talos festival, appuntamento emozionante che quest'anno vedrà il coinvolgimento delle bande musicali.
Proseguendo il nostro viaggio a sud quasi al confine
con la Basilicata troviamo Santeramo in Colle e la
libreria Equilibri.
Per ridiscendere verso il mare vi consigliamo di
fermarvi a Conversano, dove da qualche mese c'è la libreria Le storie nuove che,
insieme al castello della città e al suo centro storico, meritano una bella visita.
Per avere ulteriori informazioni sulle librerie vi invitiamo a visitare il blog dell' Associazione delle librerie indipendenti.
Silvana Sola e Agata Diakoviez
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ass. librerie indipendenti,
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venerdì 3 agosto 2012
Per non dimenticare
Pubblichiamo con piacere il commento del nostro amico Marco Paci, al post di ieri.
Sono vicino a tutte voi, quest'oggi. Sul mio blog ho messo un'immagine per non dimenticare... spero vi piaccia.
Marco Paci
Sono vicino a tutte voi, quest'oggi. Sul mio blog ho messo un'immagine per non dimenticare... spero vi piaccia.
Marco Paci
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Sarà un'estate giapponese
Chi legge Zazienews sa che mi occupo principalmente di tutto quello che arriva dal Giappone, romanzi, picture books ed iniziative. La 49esima Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna ha portato con sé, come ogni anno, numerosi eventi paralleli in città, ecco un piccolo reportage.
All’Atelier bolognese Confezioni Paradiso, Yoshiko Noda, in arte Yocci, giapponese trapiantata a Pianoro e conosciuta in Italia per la collaborazione con le Edizioni Corraini e per la rubrica “Giornale Italia” su Internazionale, ci ha presentato un progetto che unisce illustrazione, ricamo e cultura culinaria emiliana. La ricetta dei tortellini, disegnata da Yocci e ricamata da Emanuela Paradiso, ammicava dagli asciugapiatti d’autore esposti nel piccolo negozio pieno di tesori.
Sono invece tutte made in japan le ricette del Menù di Yocci, un imperdibile ricettario nell'inconfondibile stile di Yoshiko, per chi ama figure e cultura culinaria giapponese.
Tutt’altro tipo di mostra al Museo Medievale. Un gruppo di illustratori giapponesi dopo gli eventi di Fukushima che tutti conosciamo, si è interrogato sul ruolo dell’arte di fronte ad un tragico evento di questa portata. Che valore ha l’arte? Come può aiutare in un momento in cui si ha la senzazione che sia tutto futile? Ne è nata From Hand to Hand. Message of 11.3.2011, una mostra organizzata da Nana Furiya e Peter Uchnàr in collaborazione con Bibiana, che raccoglie il lavoro di 56 illustratori fra giapponesi ed europei.
Partendo dal tema “Che tipo di futuro possiamo costruire insieme dopo queste catastrofi?” ogni artista ha espresso la sua personale visione in una tavola creata appositamente per una mostra itinerante che è partita da Bologna, raggiungendo poi Bratislava e Varsavia. Ogni tavola era acquistabile e il ricavato sarà usato per aiutare concretamente le persone colpite dal disastro. Ma questo è solo uno scopo secondario, dice nella prefazione al catalogo il curatore Martin Vanco, l’obiettivo principale attinge al coinvolgimento emotivo degli artisti rispetto a cui l’idea della mostra è una sfida. Per chi è giapponese l’esposizione è un documento, una testimonianza e ha anche il ruolo di avanguardia nella ricerca di un catarsi sociale; per gli artisti europei invece, la sfida risiede nella ricerca di una eifühlung con questo tema, nel tentativo di evitare un opera che risulti un formale gesto di compassione.
Ogni artista ha lasciato un messaggio, sotto forma di cartolina, è possibile vederle e leggerle tutte nel bellissimo catalogo, o ammirarne un’impressione collettiva nelle foto del sito ufficiale. Qui sotto una testimonianza del lavoro di uno degli artisti coinvolti, Makoto Ueda. Formatosi alla Sokei Academy of Fine Art & Design, Ueda è autore di picture books, illustratore freelance e musicista. Ha regalato alla mostra due splendide tavole realizzate con matite colorate e acquerelli, protagonista kitsune, la volpe giapponese, in ascolto della canzone del mattino e poi vagante in una foresta notturna alla ricerca della luce nel volo di due farfalle. Le mie foto non rendono giustizia al suo lavoro, vi rimando quindi alla gallery della mostra.
Per quanto riguarda la Illustrators Exhibition della Fiera, segnalo quest'anno il lavoro di Ayumi Kudo, che nel 2010 si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Carrara dove attualmente vive.
Le sue illustrazioni semplici e delicate sono accompagnate da brevi frasi. Ayumi intinge il pennino nel calamaio, aggiunge un pò di colore, e ci regala piccole poesie di figure e parole.
Ultima curiosità… una foto ricordo con il grande Ryoji Arai, che quest’anno è stato anche membro della giuria per la mostra degli illustratori della Bologna Children’s Book Fair.
Sarà un’estate di studio dopo un anno di intenso lavoro, a novembre partiranno i corsi 2012/2013 dell’Accademia Drosselemeier che anche quest'anno dedica attenzione alla letteratura e all'illustrazione giapponese.
Elena Rambaldi
All’Atelier bolognese Confezioni Paradiso, Yoshiko Noda, in arte Yocci, giapponese trapiantata a Pianoro e conosciuta in Italia per la collaborazione con le Edizioni Corraini e per la rubrica “Giornale Italia” su Internazionale, ci ha presentato un progetto che unisce illustrazione, ricamo e cultura culinaria emiliana. La ricetta dei tortellini, disegnata da Yocci e ricamata da Emanuela Paradiso, ammicava dagli asciugapiatti d’autore esposti nel piccolo negozio pieno di tesori.
Tutt’altro tipo di mostra al Museo Medievale. Un gruppo di illustratori giapponesi dopo gli eventi di Fukushima che tutti conosciamo, si è interrogato sul ruolo dell’arte di fronte ad un tragico evento di questa portata. Che valore ha l’arte? Come può aiutare in un momento in cui si ha la senzazione che sia tutto futile? Ne è nata From Hand to Hand. Message of 11.3.2011, una mostra organizzata da Nana Furiya e Peter Uchnàr in collaborazione con Bibiana, che raccoglie il lavoro di 56 illustratori fra giapponesi ed europei.
Ogni artista ha lasciato un messaggio, sotto forma di cartolina, è possibile vederle e leggerle tutte nel bellissimo catalogo, o ammirarne un’impressione collettiva nelle foto del sito ufficiale. Qui sotto una testimonianza del lavoro di uno degli artisti coinvolti, Makoto Ueda. Formatosi alla Sokei Academy of Fine Art & Design, Ueda è autore di picture books, illustratore freelance e musicista. Ha regalato alla mostra due splendide tavole realizzate con matite colorate e acquerelli, protagonista kitsune, la volpe giapponese, in ascolto della canzone del mattino e poi vagante in una foresta notturna alla ricerca della luce nel volo di due farfalle. Le mie foto non rendono giustizia al suo lavoro, vi rimando quindi alla gallery della mostra.
Per quanto riguarda la Illustrators Exhibition della Fiera, segnalo quest'anno il lavoro di Ayumi Kudo, che nel 2010 si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Carrara dove attualmente vive.
Le sue illustrazioni semplici e delicate sono accompagnate da brevi frasi. Ayumi intinge il pennino nel calamaio, aggiunge un pò di colore, e ci regala piccole poesie di figure e parole.
Ultima curiosità… una foto ricordo con il grande Ryoji Arai, che quest’anno è stato anche membro della giuria per la mostra degli illustratori della Bologna Children’s Book Fair.
Sarà un’estate di studio dopo un anno di intenso lavoro, a novembre partiranno i corsi 2012/2013 dell’Accademia Drosselemeier che anche quest'anno dedica attenzione alla letteratura e all'illustrazione giapponese.
Elena Rambaldi
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giovedì 2 agosto 2012
Il giusto e l'ingiusto
2 agosto 1980: vacanza su di un’isola greca. Sole, mare, pensieri leggeri. Poi un anziano signore che mi prende per mano, mi invita ad entrare in casa e mi indica il televisore.
Sullo schermo scene di guerra: è la stazione di Bologna, devastata da un attentato. Una carneficina in una giornata d’estate. Il pensiero agli amici che stavano partendo in quei giorni, ad affetti speciali che salivano sui treni per il Sud. Dolore e lacrime.
2 agosto 2012, ore 8. Sono in libreria. Tra poco partirà la manifestazione che porta alla stazione, a quell’orologio fermo alle ore 10,25, testimone di una strage che deve rimanere nella memoria collettiva.
In libreria tra gli scaffali cerco libri che raccontino ai ragazzi di legalità e giustizia.
La scelta cade su tre proposte diverse:
La legalità raccontata ai ragazzi, un percorso tra indagini, corruzione, mafia, carcere e ordine pubblico. In catalogo per Giunti Junior il libro è un’importante lezione di civiltà affidata alla penna di Achille Serra, ex capo della Digos, prefetto, ora senatore della Repubblica. Un percorso che alterna episodi autobiografici a riflessioni su come può essere combattuto il crimine.
Io e la giustizia è un piccolo libro tascabile scritto da Mario Corte, pubblicato da Emme Edizioni nella collana “Io e gli altri”. Cos’è la legge? Perché si parla di reati e di necessità di giustizia? E di tribunali e magistratura? Risposte semplici, chiare, alle domande poste. Uno strumento per cercare di capire come funziona la società.
La Giustizia a piccoli passi, arriva dall’editore francese Actes Sud, in Italia è uscito per i tipi di Mottajunior. Il libro scritto da Maud Hoestlandt e illustrato da Nicolas Hubesch, prende per mano bambini e ragazzi e li conduce dentro i palazzi di giustizia, nelle aule dei legislatori, nel dedalo dei codici. Un viaggio che approda alla giustizia per l’infanzia, al tribunale dei minori, a quelle istituzioni preposte a proteggere le vittime e a punire i colpevoli.
Oggi 2 agosto 2012 l’invito è quello di crearsi una piccola biblioteca che recuperi l’antica educazione civica, come condizione prima del vivere civile, in una società libera e sicura.
Silvana Sola
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mercoledì 1 agosto 2012
Una nuova scrittrice
Paola Predicatori é nata a Senigallia e vive a Milano. Lavora nel mondo dell'editoria e questo é il suo primo romanzo. In rete sono apparse alcune interviste e brevi recensioni di Il mio inverno a Zerolandia, pubblicato da Rizzoli. Se la stampa nazionale dedicasse maggior attenzione alla letteratura per ragazzi ed esistesse una rubrica dedicata agli esordienti, Paola Predicatori meriterebbe un'attenzione speciale. Quando si scrive esordienti, chissà perché, si pensa ad autori giovani. A mio parere Paola é una donna grande, saggia, indipendentemente dalla sua età, perché é passata attraverso l'esperienza del dolore ed é maturata tanto da affrontare questo tema anche con la scrittura per restituircelo perfettamente lavorato, cesellato, con superfici ruvide accanto a quelle piú levigate.
Gli occhi di questa donna saggia guardano l'adolescenza, la scrutano in profondità, senza mai, nemmeno per un attimo, allontanarsi da essa. Non si prendono distanze da quell'età tanto misteriosa e oscura che noi adulti abbiamo attraversato, perdendoci fra il rumore di fondo della vita o salvandoci in luoghi come Zerolandia. Una bellissima lettura per gli adolescenti, che ha regalato ad una sessantenne, lettrice per mestiere di tanti romanzi Young Adult, un pomeriggio intenso, bagnato dalle lacrime e gioioso per la felice scoperta.
Sono riconoscibili, e anche citati, i grandi romanzi che vedono protagonisti gli adolescenti, sono evocate le loro voci e ció concorre a creare un'atmosfera, un particolare mood.
Il rumore del mare, i silenzi, le parole obbligate, gli esami, il dolore, qualcosa di nuovo, per Alessandra, la protagonista, un percorso di formazione che prende forma in condizioni durissime come quella della perdita della madre. Il suo universo al femminile offre piú sponde: la nonna, le amiche della mamma, donne grandi che la proteggono e l'aiutano da un lato, e le coetanee dall'altro, viste dagli occhi di Alessandra come impossibili riferimenti umani e culturali.
Poi ci sono i ragazzi, e fra questi Zero, quello in disparte, fuori dal branco.
Grazia Gotti
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